Luglio 2023 è stato il mese più caldo mai registrato sulla Terra (e non di poco): ecco i dati
A riportarlo è il Climate Change Service dell'agenzia europea Copernicus, che si occupa del monitoraggio satellitare del nostro pianeta: quello appena trascorso è stato il mese in assoluto più caldo mai registrato (qualunque mese, non solo luglio) con un distacco di ben 0,33 gradi centigradi rispetto al record precedente (che risale, tra l'altro, ad appena 4 anni fa)
TRENTO. Dal punto di vista climatico, ormai, i record a livello di temperature si infrangono di continuo e in un mondo che continua a scaldarsi (e che continuerà a farlo, il grado di aumento nei prossimi anni dipenderà da quante emissioni di gas clima-alteranti saremo in grado di tagliare), quello appena passato (luglio 2023) è stato il mese più caldo mai registrato a livello planetario (la serie storica parte dal 1940). A confermarlo è il Climate Change Service dell'agenzia europea Copernicus, che si occupa del monitoraggio satellitare del nostro pianeta: “Il distacco – scrive la Società meteorologica italiana – è di 0,33 gradi centigradi rispetto al record precedente (luglio 2019). Apparentemente piccolo, è in realtà enorme e inquietante, trattandosi di una media mensile a scala planetaria. Solitamente, primati di questo tipo vengono superati sul filo dei centesimi di grado”.
Il mese, scrivono gli esperti di Copernicus, si è aperto con quattro giorni da record (dal 3 al 6 luglio) per quanto riguarda la temperatura media a livello globale: il livello più alto è stato toccato il 6 luglio, quando la temperatura media globale ha raggiunto i 17,08 gradi. Il record segnato a livello mensile è di 16.95 gradi, ben al di sopra del record precedente del 2019. A contribuire al caldo eccezionale segnato lo scorso mese, dicono gli esperti, c'è anche il lungo e inusuale periodo di alte temperature della superficie del mare: “Da aprile, il valore medio globale a livello giornaliero è rimasto su livelli record. A metà maggio, le temperature superficiali dei mari hanno raggiunto livelli senza precedenti per il periodo dell'anno”.
“Abbiamo appena visto – ha detto Samantha Burgess, del Copernicus Climate Change Service – nuovi record sia per quanto riguarda la temperatura dell'aria che per quella della superficie degli oceani in luglio. Questi primati hanno importanti conseguenze sia per le persone che per il pianeta, che si trovano esposti sempre di più a eventi più frequenti ed estremi. Il 2023 è attualmente il terzo anno più caldo mai registrato con una temperatura superiore di 0,43 gradi centigradi rispetto alla media recente e con una temperatura media globale che, in luglio, ha superato di 1,5 gradi centigradi i livelli pre-industriali”.
Quanto registrato il mese scorso però, ha sottolineato il direttore dei servizi climatici dell'Organizzazione mondiale della meteorologia Chris Hewitt, forse “non dovrebbe stupire”, visti i livelli record di temperature segnati negli otto anni tra il 2015 al 2022. Il tutto sulle spalle di un chiaro trend di aumento di decade in decade: “Mentre continuiamo a vedere un aumento nelle concentrazioni di gas serra nell'atmosfera – ha detto Hewitt – questo trend di riscaldamento di lungo periodo continuerà e i record di temperatura continueranno ad essere aggiornati”. Una situazione che si fa sentire anche sull'estensione dei ghiacci in Antartide, dove a luglio la superficie di ghiaccio marino è stata del 15% inferiore alla media, di gran lunga la più bassa da quando sono iniziate le osservazioni satellitari.