“A Natale valori di zero termico da fine estate”. Temperature oltre 10 gradi sopra la media in quota: “Fossimo in luglio, si toccherebbero 38/39 gradi a Trento”

TRENTO. “Un evento del genere negli anni '70 sarebbe rimasto nella memoria, oggi invece non è altro che uno tra i tanti: il clima è cambiato e situazioni del genere, che fino a qualche anno fa avremmo descritto come estreme, oggi vedono tempi di ritorno sempre minori”. Queste le parole con le quali Giacomo Poletti, ingegnere ambientale e membro di Meteo Trentino Alto Adige, descrive la situazione attuale sul fronte meteorologico in Trentino, dove le temperature in quota sono arrivate negli ultimi giorni a salire oltre i 10 gradi al di sopra delle medie recenti (quelle, quindi, dal 1981 al 2020, già più alte dei valori storici precedenti). 

Come già riportato (Qui Articolo), la stazione di Cima Presena ha segnato temperature positive per due giorni di fila a oltre 3mila metri di quota (oggi, fortunatamente, la colonnina di mercurio è scesa a -7, valori più normali per la seconda metà di dicembre), mentre in diverse zone d'Italia la situazione in quota sembra quasi primaverile (Qui Articolo). “La causa – dice Poletti – di queste anomalie di temperatura va ricercata nelle temperature dei mari e degli oceani. Sia l'Atlantico (nella zona al largo di Portogallo e Marocco) che il Mediterraneo (l'Adriatico in particolare) sono sopra media di circa 3 gradi, e quelle stesse masse d'aria 'calda' arrivano poi alle medie-alte quote sul nostro territorio, 'galleggiando' sopra strati d'aria fredda in basso”.

A causa dell'inversione termica infatti da giorni le anomalie più importanti si verificano proprio sui monti: “Abbiamo superato le medie anche di 10 gradi sulle cime – continua Poletti – mentre siamo attorno a 6-7 gradi di anomalia a 1.500 metri. Con un'ondata di questo tipo a luglio si arriverebbe attorno ai 38-39 gradi di massima in Val d'Adige, raggiungendo insomma quei picchi segnati negli ultimi mesi durante le più intense ondate di calore estivo. Personalmente sono convinto, sulla base dell'andamento osservato negli ultimi anni, che nelle prossime estati i 40 gradi centigradi verranno raggiunti in stazioni meteo a norma anche a Trento”. 

La presenza di episodi del genere, con temperature fortemente sopra media, è ormai una costante infatti ed il riferimento, come anticipato, è alle medie più recenti (1981-2020), già ben più calde dei valori storici. “Vampate di questa intensità – continua l'esperto – hanno portato lo zero termico a livelli record quest'estate, attorno ai 5.300 metri di quota. Attualmente lo zero termico è sui 1900 metri e rimarrà sostanzialmente stabile, visto anche l'arrivo di venti da nord nella giornata di venerdì con qualche nevicata burrascosa limitate alle zone nord della Provincia. Già nel fine settimana però la situazione cambierà e lo zero termico schizzerà nuovamente in alto fino a 3600 metri di quota domenica”. 

Nella giornata di Natale il dato si assesterà attorno ai 3.300 metri: “Per intenderci, si tratta di valori tipici del periodo fine-estivo, nella seconda metà di settembre. Ed è la seconda volta, in appena dieci giorni, che osserviamo una situazione simile. Dopo un Natale caldo e senza precipitazioni quindi, la prossima possibilità per delle precipitazioni in Provincia è attesa per il 28 dicembre, quando dovrebbero scendere finalmente anche le temperature, riportandosi grosso modo in media. Anche per l'influenza del Nino, ci aspettavamo che il 2023 sarebbe stato un anno particolarmente caldo, ma i valori in questo momento sono veramente fuori scala in molte zone del mondo. In Canada, ad esempio, le temperature a 1500 metri potrebbero toccare l'incredibile valore di 20° oltre la norma”.