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Lastre di roccia emergono dalle acque: a Sirmione la siccità crea "nuove spiagge” lunari (ma non è la prima volta nella storia)

Sui social stanno circolando fotografie delle "nuove spiagge lunari" emerse dalle acque del Garda a Sirmione, fra chi sostiene che il "fenomeno è già avvenuto" è chi invece lancia, preoccupato, l'allarme siccità

Foto di Nikolay Kalugerov
Di Sara De Pascale - 23 agosto 2022 - 11:03

SIRMIONE. Di siccità ormai se ne parla da lungo tempo, tanto che, non è così insolito incappare in errore: sebbene il cambiamento climatico stia comportando drammatiche e preoccupanti conseguenze, alcuni dei fenomeni che oggi osserviamo sono eventi che nel corso della storia sono già avvenuti. Questo, è il caso anche di Sirmione, città che si sviluppa su di una penisola nel cuore del Garda e che oggi mostra lastre di roccia fino a qualche tempo fa completamente coperte dalle acque del lago.

 

Sono, come ultimamente spesso accade, alcuni utenti su Facebook che, sgomenti dinanzi "alla natura in sofferenza", fotografano e documentano fenomeni come la carenza di risorse idriche: post che spesso pongono in disaccordo i più, fra chi lancia gli allarmi e chi invece ribatte, sostenendo che "qualche anno fa la situazione era uguale a ora".

 

In particolare, le immagini che in questi giorni stanno circolando sui social mostrano un "paesaggio lunare", in quel di Sirmione: lastre di roccia, fino a poco tempo fa coperte, emergono oggi dalle acque creando delle "spiagge che prima non esistevano". Causa di tale fenomeno, un periodo caratterizzato da temperature elevate e assenza (quasi totale) di precipitazioni, che ha condotto il Garda a vedere il livello delle proprie acque scendere al punto che, pochi giorni fa, un giovane di 17 anni, tuffandosi, ha subito un violento trauma cranico.

 

Un livello d'acqua che ha probabilmente portato a scoprire quelle che oggi appaiono come "appezzamenti dai connotati lunari", "spaventosi" per alcuni e "affascinanti", invece, per altri. Uno scenario visibile sempre più chiaramente se "dal centro storico ci si incammina nella direzione della punta della penisola": una visione che molti assicurano di aver già trovato dinanzi a loro "nel 2007", lastre di colore bianco candido che (anche) oggi emergono da acque azzurrine (tingendosi al tramonto invece di rosa).

Rocce che, se un tempo apparivano sommerse o, meglio, non apparivano, i bagnanti utilizzano attualmente come postazione per gli asciugamani. Su Facebook, intanto, fra i commenti di chi legge questo fenomeno in quanto "allarmante - e aggiunge - spettacolo mica tanto se si pensa a quanto il lago sia assurdamente basso", si fa spazio anche chi invece delle "nuove spiagge emerse" non si preoccupa: "Non è la prima volta che succede e non sarà l'ultima", avverte infatti qualcuno.

Una spiaggia "magica" indubbiamente figlia anche della siccità: fenomeno che, pur essendo già avvenuto, va inevitabilmente (e necessariamente) mantenuto monitorato

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