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Per gli orsi del Casteller arriva a Trento anche l'inviato animalista Edoardo Stoppa. Dorigatti (Oipa): "Non sarà l'unica sorpresa"

Storico inviato di Striscia la notizia, per cui si occupava di storie di maltrattamento animale, Edoardo Stoppa, ora impiegato a Tv8, ha fatto capolino in Trentino per testimoniare le condizioni degli orsi rinchiusi al Casteller. Con lui la responsabile di Oipa Trento Ornella Dorigatti: "E' un capriccio di Fugatti"

Di Davide Leveghi - 27 gennaio 2021 - 18:53

TRENTO. “Ormai la questione è diventata sua personale, tenere chiusi quegli orsi è solo un capriccio di Fugatti”. Non ci sta Ornella Dorigatti. La battagliera referente di Oipa Trentino, impegnata da mesi nella questione degli orsi chiusi al Casteller, non riesce proprio a capacitarsi di come la giunta non voglia discutere la messa in libertà dei plantigradi rinchiusi sulla collina a sud di Trento.

 

La causa della liberazione degli orsi, d'altronde, ha da tempo sfondato i confini provinciali, trascendendo il variegato mondo animalista. Non è un caso che il principale “sponsor” di M49, uno dei plantigradi lì rinchiusi, sia divenuto proprio il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, autore ancora ai tempi della prima fuga del nomignolo “Papillon”, ripreso da una celebre pellicola.

 

Questa volta, a testimoniare la situazione degli orsi in Trentino, ci ha pensato Edoardo Stoppa, volto noto della televisione italiana per i suoi servizi sui maltrattamenti animali prima a Striscia la notizia, ora su Tv8 a Ogni mattina (programma condotto dalla trentina Adriana Volpe), dove si occupa sempre di animali e ambiente.

 

Era da un po' che provavamo a farlo venire qui – spiega Dorigatti – siamo pieni di maltrattamenti, un po' ovunque. Ma qui da noi, ormai, siamo tornati all'età della pietra. Fortunatamente Edoardo ha accettato ed è stata un po' una cosa dell'ultima ora. Siamo stati fuori dal Casteller, perché anche questa volta non hanno fatto entrare nessuno. Lui comunque è riuscito ad andare in Provincia e dai forestali”.

 

 

“Vista l'impossibilità di entrare al Casteller, siamo andati allora a vederlo da sopra – continua – nessuno ha notizia degli orsi dal bollettino emesso a settembre da parte dei carabinieri forestali (QUI l'articolo). Ma è arrivato il momento di dire le cose come stanno: non tutti gli orsi vanno in letargo, alcuni, come gli umani, soffrono di insonnia. Non è normale nemmeno che degli orsi vengano rinchiusi in una gabbia di cemento. C'è un grande lavoro anche per chi deve seguirli, l'orso non è mica un gatto”.

 

 

Le ricadute della questione, nondimeno, avranno degli effetti pesanti per il Trentino, prevede la responsabile locale di Oipa. “Come si può ridurre il Trentino a questo stato, alimentare l'odio nei nostri confronti da parte dei turisti? E' da persone poche intelligenti. Inoltre, con tutta la situazione che stiamo vivendo, tra le persone disoccupate, la crisi, le morti, che senso ha spendere i soldi per mantenere rinchiusi degli orsi?”.

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