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Fridays For Future i giovani pronti a tornare in piazza. A Trento il negozio Sherpa 3 abbassa le serrande: ''Anche noi in strada per il futuro del nostro pianeta''

Dura la posizione del movimento contro le ultime dichiarazioni del vicepresidente Tonina e l'assessore Bisesti: "Il supporto datoci dalla Provincia è nullo, basti pensare alla dichiarazione d’emergenza climatica ancora da prendere in considerazione oppure alla Valdastico". Intanto il ministro dell'Istruzione chiede alle scuole di giustificare i giovani che prenderanno parte alle manifestazioni 

Pubblicato il - 24 settembre 2019 - 19:02

TRENTO. I giovani non si fermano, il movimento Fridays For Future iniziato qualche mese fa è andato avanti ed è cresciuto senza sosta anche in Trentino. Un movimento pieno di forza, entusiasmo, allegria ma anche e soprattutto caparbietà nel portare avanti le proprie rivendicazioni.

 

"Finita l’estate - hanno spiegato gli appartenenti al movimento - gli studenti, ma non solo, sono tornati ad interessarsi più attivamente riguardo le iniziative. Il numero di persone che cresce non ci fa pensare ad altro che a nuovi progetti da portare avanti e a un movimento che non avrà vita breve"

 

Ed è per questo che venerdì anche a Trento in tanti saranno ancora in piazza. Si, di nuovo. In tanti scenderanno per le strade: “Non ci arrendiamo all'irresponsabilità della classe politica – è stato spiegato dagli organizzatori - perché non ci interessano i disgustosi teatrini con cui si stanno facendo beffa di tutti noi. A noi interessa il nostro Paese, a noi interessa il nostro pianeta, a noi interessano salute e qualità di vita degli esseri che lo abitano”.

 

Già due volte il capoluogo trentino è stata teatro di manifestazioni simili (Qui il primo evento). Di tutti coloro che credono in un modo diverso di vivere e produrre, che credono che quello attuale non sia l'unico sistema possibile, che si sentono coinvolti in questa grande battaglia per salvare la Terra.

 

"Esiste un testo di dichiarazione dell'emergenza climatica(QUI IL TESTO)- spiegano - che è ancora da approvare, ci siamo più volte espressi contro le grandi opere e per un maggiore potenziamento del trasporto pubblico".  Non mancano nemmeno critiche alla Provincia soprattutto dopo le ultime dichiarazioni fatta dal vicepresidente Tonina e dall'assessore all'Istruzione Mirko Bisesti. "Ci teniamo a fare una precisazione riguardo le ultime dichiarazioni del vicepresidente e assessore all’Ambiente Mario Tonina - spiegano -  il supporto datoci dalla provincia è nullo, basti pensare alla dichiarazione d’emergenza climatica ancora da prendere in considerazione, alla Valdastico. Ma basti pensare anche alle dichiarazioni rilasciate da Bisesti quali: sullo sciopero, dico che è appena iniziata la scuola”.

 

I motivi per partecipare al terzo Global Climate Strike sono tanti ma, infatti, per alcuni studenti c’è un problema: le assenze da scuola. Su questo versante è però arrivato il segnale dal nuovo ministro dell'istruzione Lorenzo Fieramonti che ha mandato una lettera a tutte le scuole schierandosi sull'alto alto valore della partecipazione studentesca agli scioperi del movimento Fridays For Future.

Per il Miur, quindi, l’assenza per lo sciopero globale ambientale dovrebbe essere considerata come giustificata. “In accordo con quanto richiesto da molte parti sociali e realtà associative impegnate nelle tematiche ambientali – ha spiegato in un post su Facebook il ministro Fionamonti - ho dato mandato di redigere una circolare che invitasse le scuole, pur nella loro autonomia, a considerare giustificabili le assenze degli studenti occorse per la mobilitazione mondiale contro il cambiamento climatico. In questa settimana dal 20 al 27 settembre, infatti, ragazzi e ragazze di ogni Paese stanno scendendo in piazza per rivendicare un’attenzione imprescindibile al loro futuro, che è minacciato dalla devastazione ambientale e da una concezione economica dello sviluppo ormai insostenibile. L’importanza di questa mobilitazione è quindi fondamentale per numerosi aspetti, a partire dalla necessità improrogabile di un cambiamento rapido dei modelli socio-economici imperanti. È in gioco il bene più essenziale, cioè imparare a prenderci cura del nostro mondo”.


Intanto in vista della manifestazione di venerdì a Trento a scendere in campo non sono solo gli studenti. Il punto vendita outdoor e sportivo che si trova in via San Vigilio ha deciso di tenere le serrande abbassate per la giornata della manifestazione. "Anche noi saremo in piazza - spiegano - il nostro impegno in favore dell'ambiente e per un mondo migliore è quotidiano".

L'appuntamento venerdì a Trento è per le ore 9 con il ritrovo in via Verdi. Da questo luogo partirà il corteo che attraverserà la città.

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