Ben 78 gru in volo sopra Trento. Gli esperti: "Ipotizziamo che a causa delle recenti gelate si stiano spostando verso sud"
In questa stagione autunnale, sottolineano gli esperti, le gru possono essere avvistate mentre sorvolano i cieli trentini, è probabile che anche questo stormo continui il suo viaggio ancora per molti chilometri fino ad approdare in alcune aree di Marocco, Etiopia o dell'Europa meridionale
TRENTO. Questa mattina ben 78 esemplari Gru sono stati avvistati in volo nei cieli sopra Mattarello di Trento. Il fortunato incontro è stato immortalato da Ornella Tamanini intorno alle 8. Le Gru si stanno spostando da Nord verso Sud-ovest, direzione Lago di Cei nella zona del Massiccio del Monte Bondone.
Queste gru sono alte circa 120 centimetri e possono arrivare a pesare 7 chili, con un'apertura alare che può raggiungere i 2 metri e 40. Questi volatili sono conosciuti anche come gru cenerine o gru eurasiatiche e come dice il nome il loro piumaggio si contraddistingue per il colore grigio, con il collo bianco e nero e una macchia rossa sulla testa.
Secondo Karol Tabarelli de Fatis, assistente tecnico scientifico del Muse, si tratterebbe di animali in spostamento dalle pianure del centro Europa, che si stanno abbassando di latitudine a causa delle recenti gelate che hanno colpito, ad esempio, le pianure ungheresi. Ogni anno, sempre in questa stagione autunnale, queste gru sono diventate una presenza regolare e non è raro vederle sorvolare i cieli del Trentino.
Nel Hortobagy National Park ungherese sono attualmente segnalate più di 150mila esemplari di questa specie Grus grus e ogni anno, quando le temperature subiscono un drastico calo, scendendo anche sotto zero, questi uccelli scelgono di spostarsi a Sud, facendolo in una massa vistosa e vociante. Come si può notare dalla foto le Gru, ma questa caratteristica accomuna diverse specie di uccelli migratori, stanno volando nella classica formazione a "V" che contribuisce a ridurre l'attrito con l'aria e consente loro di spostarsi per lunghe distanze con minore dispendio di energie.
Come dicevamo questa specie vive nelle nelle regioni centrali e settentrionali dell'Europa e dell'Asia ma in inverno si raccoglie in stormi numerosi per affrontare migrazioni anche di migliaia di chilometri fino al Marocco, all'Etiopia o all'Europa meridionale, preferendo habitat acquitrinosi e steppici.
Esemplari ripresi in Liguria
Gli esperti raccomandano: "Tenete d’occhio il cielo e orecchie ben tese per ascoltare il loro caratteristico e sonoro verso" infatti non è da escludere che possano essere avvistati altri stromi in vola sopra il Trentino