VIDEO. Quando Sinner, a 17 anni, diceva: "Sogno di diventare il numero 1 al mondo e di vincere tanti Slam, ma non ho fretta". Missione compiuta
Diceva di non avere fretta e, invece, nella sua testa aveva già l'idea e la volontà di bruciare le tappe.
Sei anni più tardi la missione è stata compiuta. In tempi clamorosamente brevi.
Soprattutto se si pensa che quel giorno, esattamente il 18 agosto 2018, pochi giorni dopo aver compiuto 17 anni, Jannik Sinner era appena entrato tra i primi 900 al mondo dopo la sconfitta nella finale dell' "Itf Men Val Gardena", un torneo Futures con montepremi da 15mila dollari.
Sul campo, in terra rossa, il fuoriclasse altoatesino venne sconfitto dal tedesco Peter Heller, all'epoca numero 349 del ranking (oggi, invece, occupa la 560esima posizione), che s'impose in due set (6-1, 6-3) in poco più di un'ora.
Ebbene, al termine di quel match, intervista dal giornalista bolzanino Daniele Magagnin (che ringraziamo per la concessione del video), il giovanissimo Sinner disse chiaramente e senza alcuna remora che voleva diventare il migliore del pianeta. Senza fretta, ma quello era il traguardo che si era prefissato e da quello non ci si "scappava".
"Il mio sogno è diventare numero uno al mondo - affermò il 17enne Sinner -, vincere tanti Slam, però senza fretta. Ho ancora tempo, sonio giovane, secondo me sto facendo bene. Sono sulla strada giusta e dobbiamo continuare così".
Detto e fatto. E, quando al termine del match di martedì contro Dimitrov, gli è stato comunicato che da lunedì sarà il nuovo numero 1 al mondo, chissà cosa sarà passato nella testa del giovane altoatesino.
Si sarà ricordato di quella sua affermazione pubblica di pochi anni prima? A ben guardare il viso di Jannik, nel suo sguardo c'è ancora tanto, tantissimo di quel 17enne che sognava in grande. Gli occhi sono ancora sognanti e, adesso, immaginano altri incredibili traguardi.