IL VIDEO. Ucraina, Fassino: Russia si è sentita stretta tra Usa e Cina
Roma, 21 mar. (askanews) - "Una delle ragioni per cui Putin ha scatenato questa guerra è il voler vedere riconosciuto alla Russia il ruolo di grande potenza globale". Lo ha detto il presidente della Commissione Esteri della Camera Piero Fassino nel corso del confronto online "Il dragone tra le aquile. Stati Uniti, Cina e Russia di fronte alla guerra in Ucraina", con l'ex Presidente della Commissione Europea e Presidente del Consiglio Romano Prodi e la giornalista e scrittrice Alessandra Longo."Dopo la caduta del muro di Berlino - ha spiegfato Fassino - per un decennio c è stato un grande declino della Russia, lo sappiamo. Poi, dall inizio degli anni Duemila, la Russia, piano piano, ha riacquisito un ruolo sulla scena mondiale, senza però ritornare ad essere la potenza che aveva nell epoca bipolare, anche perché oggi il mondo è un altro. Quest ansia di voler vedere nuovamente riconosciuto un ruolo di potenza alla Russia è cresciuto ulteriormente ancor di più in presenza della crescita della Cina, perché se un tempo il duopolio era Washington-Mosca oggi il duopolio è sempre di più Washington-Pechino. E quindi la Russia si è sentita stretta" in questa morsa "e Putin ha pensato con un atto di forza di dimostrare che in realtà bisogna anche fare i conti con la Russia. Secondo me ha fatto male i calcoli, perché per vedersi riconosciuta come potenza l ultima cosa utile" da fare "è scatenare una guerra".