Contenuto sponsorizzato
04/03/2025 - 20:03

IL VIDEO. Sopravvissuta Nova Festival: "Sento addosso stupri, potevo essere io"

Roma, 4 mar. (askanews) - Hadar Sharvit e Yuval Tapuchi, sono due ragazze di 28 anni sopravvissute al massacro del Nova Festival il 7 ottobre 2023, dove furono uccise 364 persone, mentre molte altre furono rapite. In un incontro organizzato dall'Ambasciata israeliana e dall'Ucei (Unione comunità ebraiche italiane) intitolato "Sopravvivere all'inimmaginabile: voci di donne dal 7 ottobre" presso la Biblioteca nazionale dell'ebraismo italiano Tullia Zevi a Roma, a pochi giorni dall'8 marzo, con grande coraggio hanno ricordato quel giorno infernale e dato voce a chi non c'è più.Hadar, insegnante di matematica, che oggi dà lezioni sull'autoguarigione dai traumi e offre visite guidate al memoriale delle vittime del Nova. Da 15 mesi ha a che fare con questo trauma: "Mi stavo nascondendo sotto gli alberi con i miei amici e stavo parlando al telefono con mio padre 'scusa papà, sto per morire'. Lui disse 'vengo a prenderti e ti salvo'. E io 'non venire per favore, sono nel mezzo di un grande attacco terroristico'. E lui 'non ti preoccupare, sono già per strada, vengo a salvarti, solo resta traquilla, calma'. Ha sentito gli spari di pistola, le bombe, le urla". "Ho visto gente freddata a colpi di pistola davanti ai miei occhi, sono immagini che vedo tutte le sere a letto prima di addormentarmi", ha ricordato. "Durante il tempo che sono rimasta sotto l'albero o sentito di tutto: ho sentito abusi, ho sentito donne che venivano stuprate, ho sentito le urla e poi il silenzio, li ho sentiti", ha denunciato. "Gente che gridava per la loro vita e poi silenzio. Nessuno dovrebbe sentire questo tipo di inferno, io mi sentivo in inferno e mi stavo preparando a morire. Essere viva oggi non è ovvio". "I terroristi erano entrati nel frutteto, noi li vedevamo, loro non ci hanno visto, è stato terrificante. Ho pensato che era venuto il mio momento di morire". "Dopo 5 ore abbiamo deciso di uscire. Ho sentito in un angolo gente che parlava ebraico dopo 6 ore che avevo sentito parlare solo arabo, solo terroristi, solo urla, bombe, spari, cose che esplodono nelle mie orecchie, suoni che possono ancora sentire", ha aggiunto. "Siamo usciti a vedere l'esercito e ho visto tutto quello che avevo sentito in quelle 4 ore. Corpi senza vita per terra, auto appena bruciate, proiettili. Per me essere una donna che è sopravvissuta al Nova è molto dura, perché percepisco quella brutalità in me, la sento nel mio corpo anche se non era rivolta contro di me. Sento che quella donna che è stata stuprata potevo essere io, perché l'ho sentita, con le mie orecchie". "Penso che il mondo non capisca la brutalità che c'è stata - ha detto ancora HAdar - Hamas è stato davvero brutale. Alle volte vorremmo essere riservati su quanto successo, ma Hamas è stato davvero brutale, molto, molto brutale. Quando vedo gente che sostiene Hamas mi vergogno per l'umanità, perché quando sostenete Hamas sostenete stupri di donne, massacri di gente, uccisioni e rapimenti di persone dalle loro case", ha concluso.

Contenuto sponsorizzato
Archivio video
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Politica
04 marzo - 20:02
L'esponente del Centro Popolare in passato è stato coinvolto in diverse polemiche dopo le sue dichiarazioni controverse [...]
Cronaca
04 marzo - 18:19
Una scatola con quattro teste di gallo conficcate con un chiodo è stata trovata lungo un sentiero. Il sindaco di Pergine Valsugana, Roberto Oss [...]
altra montagna
04 marzo - 19:00
Due squadre del Cnsas Marche si sono attivate immediatamente per raggiungere a piedi i quattro escursionisti, ma hanno dovuto attendere un [...]
Contenuto sponsorizzato