Più di 9.400 chilometri in un anno spingendo la carrozzina con un solo braccio, l'atleta triplegico Tomasi dopo l'incidente in moto: "I nostri limiti sono solo nella nostra testa"

RIVA DEL GARDA. Più di 9.400 chilometri percorsi dall'1 gennaio al 31 dicembre 2022 compiuti a bordo di una carrozzina normale monoguida spinta con un braccio solo in 1.659 ore. E' questa l'impresa dell'atleta triplegico Mauro Tomasi, 54 anni originario di Ala, ma residente da anni a Riva del Garda.

"Questi chilometri sono stati fatti quasi esclusivamente su strade, ciclabili, ciclopedonali e marciapiedi dell’Alto Garda, zona denominata 'Busa'", racconta intervistato da il Dolomiti. Nel conteggio sono state incluse anche 3 maratone ufficiali e una mezza: Roma, Padova, Lake 42 e mezza di Riva del Garda. "Sono 52 le domeniche del 2022 dove ho percorso in media 53 chilometri" (Qui i suoi dati e risultati).

Tomasi, atleta paralimpico, è tra i pochi a manovrare una carrozzina con un solo arto. "Non posso utilizzare carrozzine da gara o handbyke, a due braccia. Mi sono adattato a questo". 

E' stato all'età di 32 anni che l'atleta ha perso la mobilità di tre arti a causa di un incidente in moto avvenuto nel 2000 sul Lago di Garda all'altezza di Malcesine. "Il lago mi ha tolto, il lago mi ha dato. Sono state due le lesioni, una midollare che mi ha bloccato dalla gabbia toracica in giù, e una che mi ha bloccato pettorale e dorsale, compreso il braccio sinistro". Ma nonostante l'estrema difficoltà fisica e psicologica che ha dovuto affrontare, Tomasi ha avuto il coraggio di trovare una sua strada.

"Ho cominciato con poco - prosegue -, poi aumentando progressivamente girando prima solo a Riva Del Garda, poi aumentando verso Torbole, poi Arco e ritorno sono circa 15 chilometri, aumentando ancora fino a Dro e dintorni e ritorno ed oltre riuscendo a fare anche 50 chilometri in un giorno. Facendo movimento sono riuscito a togliere completamente gli antidolorifici: ho visto che 'muovendomi' stavo meglio. Non sapevo nemmeno di avere certe potenzialità".

Con la sua prima maratona nel 2012 arriva la svolta. "Un giorno durante i miei 'soliti' giri sulle ciclabili vidi un cartellone pubblicitario sulla maratona del lago - dichiara l'atleta -, a quel punto visto che ormai riuscivo a fare anche più di 42 chilometri mi iscrissi alla mia prima maratona. Qui è cominciata la mia carriera sportiva, è stata la mia prima la 'Lake Marathon di 42 chilometri Limone-Malcesine del 13/10/2012'. Volli partecipare non per un podio ma per dare un messaggio che non bisogna mai arrendersi, anche se la vita a volte sembra che ci giri le spalle".

E' così che la sua prima maratona fu portata a termine in 5:39:28 da solo e senza nessun aiuto. "I nostri limiti sono solo nella nostra testa e tante volte sono fatti da altri".

Tomasi, dopo essersi diplomato alle scuole serali nel 2020, sempre nello stesso anno si è iscritto alla Facoltà di Psicologia, all'Uninettuno di Roma. Ora, ancora prima delle competizioni però, per lui c'è un grande priorità. "Sto allestendo un furgone per riuscire a spostarmi per partecipare alle maratone ed essere ancora più autonomo", conclude.