Europee, "Orsi e lupi hanno diritto di vivere la loro dimensione", Silvia Pilati (Alternativa popolare di Bandecchi): "Resta da gestire con coraggio la prevaricazione dell'uomo"
Dalle guerre in Ucraina e Gaza alla transizione ecologica, dalla carne coltivata ai grandi carnivori, l'intervista a Silvia Pilati, candidata per Alternativa popolare nel collegio Nord-Est

TRENTO. "Orsi, lupi e fauna selvatica hanno diritto di vivere la loro dimensione e l'unica cosa che resta realmente da gestire con coraggio è la prevaricazione dell'uomo". Queste le parole di Silvia Pilati, candidata per Alternativa Popolare di Stefano Bandecchi nella circoscrizione Nord-Est alle elezioni europee. "E' un tema difficile al momento, per come è stato gestito nei decenni, e che mette in pericolo la vita dell'uomo che gira tra le montagne".
Manager di importanti aziende in Italia e all'estero, nella sua carriera ha curato la comunicazione strategica dei partiti in molte campagne elettorali. Cresciuta a Schio, in provincia di Vicenza, si è trasferita in Trentino ormai 25 anni fa. Residente a Folgaria è impegnata nel volontariato e nei mondi della montagna e dello sport.
Dalle guerre in Ucraina e Gaza alla transizione ecologica, dalla carne coltivata ai grandi carnivori, l'intervista a Silvia Pilati, candidata per Alternativa popolare nel collegio Nord-Est
Sostegno all'Ucraina, cosa pensa di quello che è stato fatto oggi? Ritiene giusto e importante fornire armi agli ucraini? Come considera le sanzioni che sono state date alla Russia?
Nel mondo ci sono decine di guerre in corso, più cruente di questa, che passano del tutto inosservate, non interessano ai media, ai mercati, non suscitano sdegno e spirito umanitario. Oggi i servizi martellanti sui bambini ucraini non fanno più notizia e quelle immagini di repertorio ad hoc, di chissà quale altra guerra, sono tornate negli archivi. Le guerre in corso del tutto ignorate vedono coinvolti oltre 400 milioni di bambini come segnalato dall'Unicef.
Tra il 2005 e il 2022, secondo l’ente delle Nazioni Unite, almeno 120.000 bambini sono rimasti uccisi o mutilati.
L'unica cosa certa è che mentre i civili vengo uccisi, la politica internazionale non fa altro che riportare le notizie più confacenti ai signori della guerra ed al mercato bellico. Tragico esempio è il genocidio che si sta consumando nella Striscia di Gaza, sotto gli occhi di una Europa bloccata dai suoi padroni.
Non stiamo fornendo alcun sostegno all'Ucraina, ma semmai agli Stati Uniti che stanno facendo combattere all'Europa una guerra per procura. Per gli Stati Uniti è una ennesima guerra in casa d'altri, solo che questa volta si sono superati, riuscendo a combatterla anche a spese degli altri. Continuare a predicare la pace fornendo armi è un ossimoro.
Forse fare arretrare la Nato dai confini della Russia e rispettare gli accordi Nato-Russia e Stato cuscinetto, potrebbe affermare di fatto di voler promuovere la pace e mostrerebbe una Europa forte. Le sanzioni alla Russia confermano quanto questa Europa è da cambiare, perché frivola e priva di ogni ragionevole senso, in termini di maturità, funzione e credibilità.
Il ruolo europeo nello scacchiere internazionale, si è rafforzato o indebolito nel corso degli ultimi anni? Serve un esercito comune?
Fino a quando l'Europa giocherà con gli Stati Uniti in casa, restando sotto scacco, mai avrà un ruolo internazionale.
Quel che preme alla Commissione Europea, che risulta essere il vero invulnerabile padrone di questa Europa, è solo ed esclusivamente l'euro. Un esercito comune? L'Italia, in passato, dopo aver subito violente aggressioni, distruzioni ed eccidi di civili inermi da parte degli Stati Uniti, ha pensato bene di indebitarsi per ricostruire un Paese devastato, consentendo di farsi occupare di fatto con ben 120 basi sul proprio territorio Nazionale.
Ma perché continuiamo a nascondere la verità e non diamo il giusto nome alle cose. Davvero dovremmo credere che a questa Europa serva un esercito ? Sono quasi venticinque anni che l'unica necessità di questa Europa si chiama BCE e per tutto il resto c'è "l'America". Ogni singolo esercito dei Paesi europei respira sotto l'ala dell'Aquila Americana. Forse la domanda da porsi è: e se un giorno i nemici da combattere dovessero essere gli Stati Uniti?
Nella guerra Israele – Hamas, cosa bisogna fare?
Per par condicio dare lo stesso aiuto fornito all'Ucraina. Israele, a differenza della Russia, sta compiendo un genocidio ma probabilmente i criteri di valutazione europei sono un po' diversi.
Probabilmente la finanza bancaria pone alcuni veti e la Palestina non risulta essere ben strutturata in questo ambito. Se vogliamo la forza di Israele oltre ad essere biblica è soprattutto filigranata.
Uno dei punti fondamentali nella prossima legislatura europea sarà la transizione ecologica. Lei ritiene che bisogna accelerarla oppure rallentarla? Quale dovrebbe essere, secondo lei, il primo provvedimento da mettere in campo?
Sono convinta che la scienza non è onnisciente e che una “manciata” di scienziati di parte non fanno, e non sono, la scienza. Fino a quarant'anni fa avevamo in casa i cassoni per l'acqua di eternit e la tecnologia supportata dalla scienza dopo aver fatto bere ed usare a tutti, per decine di anni, tanta acqua contenuta in questi cassoni, senza alcun allarme, garbatamente ha fatto filtrare la notizia che anche il solo contatto con l'eternit era cancerogeno.
Torna utile ricordare che in nome della scienza fino agli anni '80 si è perforato il cranio per guarire la demenza, si sono inflitti Esperimenti curativi-tortura ai pazienti psichiatrici fino a fondergli il cervello per poi arrivare a chiudere e rendere i manicomi, musei degli orrori, quasi come se tutte queste folli atrocità fossero state praticate da esseri provenienti da un altro pianeta e che non fossero mai state frutto degli studi di esimi medici e scienziati.
Alla luce di tutto questo comincerei a dar voce anche alle altre migliaia di scienziati che sostengono l'esatto contrario dei pochi a cui tanto preme la transizione ecologica.
Troppi interessi ruotano intorno alla cosiddetta scienza odierna. Il problema non è il clima e non è l'ambiente, ma purtroppo è solo la malvagità di quell'uomo che ben sa che Annibale ha attraversato le Alpi con i suoi elefanti su un terreno privo di neve e ghiaccio, così come ben sa che se un ghiacciaio sciolto restituisce il corpo di un milite caduto, ed i resti di vari rifiuti intorno, questo significa che il povero milite stava combattendo su un prato privo di ghiaccio.
Non si può non tenere presente che i cambiamenti climatici caratterizzano il pianeta da sempre ma, come sempre, ciò non può essere condivisibile per chi della transizione ecologica ne fa un proprio tornaconto.
Anche perché fa “sorridere” pensare che l'Europa possa salvare un pianeta, quando il 70% degli altri Stati non ci pensa lontanamente. Basta dare una occhiata al continente di plastica nell'Oceano Pacifico, che risulta essere tre volte più grande della Francia mentre l'Europa pensa di risolvere il problema legando i tappi alle bottiglie dell'acqua minerale. Ci vuole cultura, che non è nozionismo o informazione.
Mi viene da pensare che anche per le energie rinnovabili fra qualche anno avremo le controindicazioni e, poi, qualcuno ci dirà che tornare alle “stupide invenzioni” di Dio, potrebbe essere l'unica strada da seguire.
Il tema della carne coltivata ha fatto molto discutere. La sua introduzione è positiva o negativa? Perché?
Nella totale gestione della bagarre del momento, c'è qualcuno che vuole sostituirsi anche a Dio. Certamente tirar fuori, a scopo di lucro, la storia della carne sintetica per salvare il pianeta, affiancandola all'altra bufala degli insetti, è diabolico e conferma che manipolare la mente dell'uomo comune e credulone è un gioco da ragazzi. Certamente esiste chi ha questa fede incondizionata ma...chi vivrà vedrà. Anche qui la cultura aiuterebbe.
Gestione della fauna selvatica, orsi e lupi vanno tutelati oppure oggi occorre abbassare il livello di protezione?
Orsi, lupi e fauna selvatica hanno diritto di vivere la loro dimensione e l'unica cosa che resta realmente da gestire con coraggio è la prevaricazione dell'uomo. È un tema difficile al momento, per come è stato gestito nei decenni, e che mette in pericolo la vita dell'uomo che gira tra le montagne. Il rifiuto dei Paesi dell'Est Europa di accogliere gli esemplari trentini dimostra tutta la fragilità di questa Europa che adotta 2 sistemi e 2 misure di collaborazione. Si pensa ad un esercito unito ma non ad accogliere qualche animale. In questa direzione si deve lavorare: rendere equilibrati e sensati gli interventi tra Paesi.
Penso sia utile fermarsi a riflettere e porsi una sola domanda: ma il vero problema della terra chi è? Vogliamo cominciare a lavorare per recuperare l'intelligenza naturale e per ridimensionare tutto questo “sistema” che è stato creato provando a riconsegnare parte del pianeta ai lupi ed agli orsi e la restante parte a noi umani?