Contenuto sponsorizzato

Europee, "Carne coltivata? Difendiamo le nostre eccellenze"". Stefano Cavedagna candidato di Fratelli d'Italia: "Sì ad un esercito comune"

Dalle guerre in Ucraina e Gaza alla transizione ecologica, dalla carne coltivata ai grandi carnivori, l'intervista al candidato di Fratelli d'Italia Stefano Cavedagna nella circoscrizione Nord-Est

Di G.Fin - 01 giugno 2024 - 20:59

TRENTO. “L’Europa è, in questo momento, un gigante burocratico ma irrilevante sul piano internazionale”. A dirlo è Stefano Cavedagna, candidato alle Europee per Fratelli d'Italia per la circoscrizione Nord – Est

 

Capogruppo dei meloniani nel Consiglio comunale di Bologna, imprenditore di 34 anni con una laurea in relazioni internazionali, ha iniziato ad interessarsi alla politica fin da giovanissimo. Ad oggi ha due esperienze amministrative e l'impegno portato avanti nel partito come portavoce del movimento giovanile.

 

Sulla transizione ecologica in atto ha le idee chiare: "Invece di obbligare gli italiani a comprare auto elettriche e costose o a fare i cappotti delle nostre case a nostre spese, bisognerebbe stanziare dei fondi europei per non gravare sui cittadini i costi della transizione ecologica" ha spiegato a il Dolomiti. E ancora sui grandi carnivori le sue parole d'ordine sono "giusto equilibrio" e "buon senso".

 
Sostegno all'Ucraina, cosa pensa di quello che è stato fatto oggi? Ritiene giusto e importante fornire armi agli ucraini? Come considera le sanzioni che sono state date alla Russia?

L’Ucraina si sta difendendo da un’invasione, è giusto che venga sostenuta in questo. Tutti però auspichiamo, ovviamente, la pace. In tal senso il Governo Italiano sta facendo la sua parte, sarà fondamentale il G7 di metà giugno che si terrà in Puglia, sotto la presidenza italiana. Il primo G7 della storia che vedrà la presenza del Papa, proprio su invito italiano, per occuparsi di tematiche delicate come anche le guerre in corso.

 

Il ruolo europeo nello scacchiere internazionale, si è rafforzato o indebolito nel corso degli ultimi anni? Serve un esercito comune?

L’Europa è, in questo momento, un gigante burocratico ma irrilevante sul piano internazionale. Dovrebbe diminuire la sua burocrazia interna e contare di più sugli scenari globali. Bisogna avere una sola voce e, da questo punto di vista, un esercito comune europeo può essere fondamentale. L’Europa, per garantire libertà, interna deve avere la forza di difendersi.

 

Nella guerra Israele – Hamas, cosa bisogna fare?

Intanto massima solidarietà ad Israele per lo sterminio subito da parte di milizie di Hamas il 7 ottobre scorso. In Italia c’è chi confonde i diritti dei palestinesi con le cellule terroristiche di Hamas, che invece vanno combattute. Anche su questo scenario l’Italia sta garantendo importanti aiuti umanitari, a riprova di un protagonismo della nostra nazione.

 

Uno dei punti fondamentali nella prossima legislatura europea sarà la transizione ecologica. Lei ritiene che bisogna accelerarla oppure rallentarla? Quale dovrebbe essere, secondo lei, il primo provvedimento da mettere in campo ?

Tutti condividiamo la transizione ecologica, ma la sostenibilità ambientale non può diventare insostenibilità economica per famiglie ed imprese. Invece di obbligare gli italiani a comprare auto elettriche, costose e di difficile approvvigionamento energetico, invece di obbligarci a fare i cappotti delle nostre case a nostre spese, bisognerebbe stanziare dei fondi europei per non gravare sui cittadini i costi della transizione ecologica.

 

Il tema della carne coltivata ha fatto molto discutere. La sua introduzione è positiva o negativa? Perché?

La qualità dei nostri prodotti e la difesa delle nostre eccellenze ci impone di tutelare le nostre aziende e produzioni di carne. Il nostro stile di vita è il migliore del mondo e quello che garantisce migliore salute, non comprendo perché in Europa ci sia chi lo danneggia. Noi dobbiamo difenderlo.

 

Gestione della fauna selvatica, orsi e lupi vanno tutelati oppure oggi occorre abbassare il livello di protezione?

Credo che anche su questo tema, come su tutte le questioni che riguardano le persone e l’ambiente, e non solo, ci vogliano il giusto equilibrio e il buon senso.
Si deve lavorare da una parte per garantire la sicurezza dell’uomo che deve poter vivere serenamente la natura, ma bisogna dall’altra anche tutelare una fauna selvatica che è molto varia e una ricchezza per l’eco sistema

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Politica
08 marzo - 19:57
Si allunga la lista delle realtà cittadine che prenderanno parte a "Un'altra piazza per l'Europa", la manifestazione proposta da il [...]
Politica
08 marzo - 20:42
"I trentini devono riappropriarsi dei propri spazi, quegli spazi che hanno perso. Una città più sicura, più pulita, più viva è una citta che [...]
Montagna
08 marzo - 18:45
Prima di rientrare in base, l'equipaggio ha provveduto a recuperare anche la prima vela del parapendio, per evitare che scorta da qualcuno potesse [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato