Coronavirus, la Pat passa dai "valuteremo" alle "riflessioni" perché gli over 70 contagiati sono tanti e la Germania va in lockdown
La situazione a livello ospedaliero non lascia tranquilli e si aggiunge anche un atteggiamento che appare diverso della popolazione rispetto alla prima ondata di Covid-19. Il presidente Fugatti: "La seconda ondata è diversa nella percezione dei cittadini della gravità"

TRENTO. Si è passati dall'effettuare alcune valutazioni degli indicatori, senza fretta, per un'analisi per capire le criticità e se sia necessario prevedere ulteriori restrizioni alle riflessioni. Le ospedalizzazioni alte "fanno riflettere", cinque pazienti in più in terapia intensiva in 24 ore "fanno riflettere", la percentuale di contagi nella fascia più a rischio "fanno riflettere". La Germania in lockdown? "Fa riflettere".
Dopo la fase dei "valuteremo", "vedremo", "approfondiremo" (Qui articolo), si apre la stagione delle riflessioni. Appelli tanti, azioni però ancora poche. Il presidente sembra aspettare le decisioni di altri per non assumersi poi la responsabilità di eventuali chiusure o zone diverse dalla gialla. Ci si limita ai legittimi e giusti inviti a rispettare le regole, alla prudenza e alla responsabilità. Legittimo anche non prendere nessun provvedimento o ordinanza per una Provincia che appare da sempre attendista e in ritardo sulle decisioni. Ma d'altronde piazza Dante aveva scaricato sui Comuni anche la decisione finale di organizzare o meno i Mercatini.
La situazione a livello ospedaliero non lascia tranquilli e si aggiunge anche un atteggiamento che appare diverso della popolazione rispetto alla prima ondata di Covid-19. "La seconda ondata è diversa - dice Fugatti - nella percezione dei cittadini della gravità". E questo potrebbe essere anche conseguenza di una popolazione che nelle ultime settimane è stata fragilmente rassicurata con una comunicazione parziale dei dati, basata esclusivamente sui dati dei tamponi molecolari. Si è venuti meno a chiarezza e trasparenza per rinfrancarsi della "zona gialla" mentre gli indicatori sono andati in progressivo peggioramento.
A proposito il presidente, apparso un po' nervoso, è tornato sul tema delle procedure tra test antigenici e tamponi molecolari e oggi ha sventolato una nuova circolare del ministero, ma il fine non si è capito nella confusa spiegazione di nuove direttive sull'utilizzo dei test antigenici ai quali non deve seguire il tampone molecolare di conferma. Pratica che il Trentino, come spiegato, non sembra aver seguito per usare il Pcr come controllo per liberare i negativi.
Dopo aver polemizzato (senza polemizzare perché non si vogliono fare polemiche con il governo) sulla chiusura degli impianti, aver "letto tra le pieghe del Dpcm" per emettere un'ordinanza poi sospesa dal Tar, aver scaricato l'assenza della comunicazione dei dati dei test antigenici sul ministero (anche oggi si è detto tranquillo perché ha avuto un'interlocuzione con Speranza), riflette perché la Germania va in lockdown.
Oggi sono stati comunicati 14 decessi, 141 nuovi positivi (rapporto contagi/tamponi al 12,7%) e un altro aumento delle persone che ricorrono alle cure del sistema sanitario. Il governo si confronta per prevedere l'eventuale necessità di ulteriori restrizioni a Natale e Capodanno ma il presidente della Provincia appare preoccupato per la situazione sul territorio.
"Alquanto critica e alquanto preoccupante: 10 ricoveri in più e 5 terapie intensive in più. E' un dato oggettivamente preoccupante. Va capito - dice Fugatti - se sia un salto normale o un percorso, crediamo che sia un picco che torna a scendere nei prossimi giorni".
Un'ulteriore analisi: "Il contagio si è stabilizzato negli ultimi 20 giorni, anzi c'è un leggero calo. Nonostante questo però - prosegue il presidente - il livello delle ospedalizzazioni è elevato e abbiamo notato un aumento dei positivi tra gli over 70. Le ultime due settimane il dato si collocava intorno al 15%, mentre nei primi dieci giorni di dicembre è schizzato al 25%: questo ci preoccupa perché è la fetta di popolazione che ha più probabilità di andare in ospedale, in terapia intensiva e rientrare tra i decessi".
Il numero degli over 70 è sempre apparso piuttosto significativo da diverse settimane in realtà e l'appello è quello di rispettare le regole. "E' brutto da dire ma questo ci deve far riflettere. Deve far riflettere gli anziani, deve far riflettere i giovani, deve far riflettere le famiglie. Devo riaggiornare le sollecitazioni, i richiami ai cittadini. Ai giovani che devono aver rispetto degli anziani, agli anziani che devono avere rispetto per sé stessi e per le famiglie. Rispettare le regole non è semplice, diminuire le frequentazioni sociali ma questo dato ci preoccupa anche in vista delle festività natalizie, vedremo se il trend viene confermato. E' vero abbiamo detto che volevamo aprire le scuole, aprire gli impianti e che le ospedalizzazioni sono andate in calo. Non potevamo prevedere un aumento così marcato della percentuale degli over 70 contagiati. Ma guardiamo giorno per giorno".
Il governatore risponde anche alle Stelle alpine che hanno presentato una risoluzione per conoscere i dati dei test antigenici. "Comunichiamo i dati che ritiene giusti il Ministero, anche qui in base alle comunicazioni e i dati li comunicheremo nei tempi e nei modi che riteniamo opportuni", conclude Fugatti. Proprio i tempi e i modi preoccupano.