"Uccisi 150 esemplari in pochi giorni": in Svezia è aperta la caccia agli orsi. L'anno scorso abbattuti 722 esemplari
Gli ecologisti temono che questa "strage" possa avere ripercussioni sull'intera popolazione di orsi della Svezia. Nel giro di pochi giorni ne sono stati uccisi 152
SVEZIA. Il Governo svedese ha rilasciato ben 486 permessi di caccia per abbattere gli orsi (pari a circa il 20% della popolazione di orsi) e, a pochi giorni dal 'via libera', di esemplari ne sono già stati uccisi oltre 150. Una vera e propria "strage", come commentano gli animalisti che si oppongono a quanto sta avvenendo.
Lo scorso anno si era raggiunta la cifra record di 722 orsi abbattuti in un anno. Secondo l'Agenzia svedese per la protezione dell'ambiente, giovedì pomeriggio, che corrispondeva al "secondo giorno di caccia", erano già stati abbattuti 152 plantigradi. La caccia in Svezia è stata al centro di crescenti polemiche e quest'anno la polizia ha deciso di accompagnare i cacciatori per la prima volta in previsione di proteste locali.
Gli agenti hanno pattugliato i boschi a piedi e con l'ausilio di droni, per garantire ai cacciatori di "fare il proprio lavoro". Un massacro già costato la vita a oltre 150 orsi, tanto che animalisti e ambientalisti sono intervenuti opponendosi al "massacro".
Truls Gulowsen, responsabile dell'Organizzazione norvegese per la conservazione della natura, ha dichiarato di essere "molto preoccupato per quanto sta succedendo. Si tratta di una riduzione significativa e piuttosto drammatica della popolazione di orsi".