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Dal 2022 inviato in Ucraina, il racconto: "I russi hanno colpito l'auto che ci seguiva, ci siamo salvati per poco. Dalle forze d'invasione orrori indicibili"

Il racconto di Giorgio Provinciali, corrispondente dall'Ucraina del giornale La Ragione, all'evento organizzato a Trento dall'associazione Eucraina: “Ucraina oggi: quale pace?”. Provinciali è da quasi tre anni al lavoro per raccontare l'orrore portato nel Paese dalle forze armate russe: “Insieme alla mia compagna, anche lei giornalista, abbiamo sentito il dovere di raccontare quanto stava accadendo: la piena disumanizzazione degli ucraini da parte delle forze d'invasione”

Di Filippo Schwachtje - 04 October 2024 - 15:54

TRENTO. La presa di Vuhledar, ridotta ormai in macerie dopo quasi tre anni di bombardamenti, i nuovi attacchi nelle regioni di Chernihiv (dove si registrano tre vittime, tra le quali una bambina di 6 anni), Sumy e a Kharkiv (12 i feriti, compresa una bimba di 3 anni, nel complesso residenziale colpito da una bomba planante russa). E il tutto solo per rimanere all'ultima settimana. Mentre mancano ormai poco più di quattro mesi al terzo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina, per gli ucraini l'orrore portato dall'esercito di Mosca si rinnova di giorno in giorno in quella che, spiega a il Dolomiti Giorgio Provinciali, corrispondente dall'Ucraina per La Ragione, è sempre di più una “guerra esistenziale”. Ma mentre sul campo le forze continuano a combattere e la situazione, tanto per l'Ucraina quanto per la Russia, è estremamente fluida (alle azioni russe nel Donetsk rispondono gli ucraini nella regione russa di Kursk, dove le forze di Kyiv sono penetrate ormai oltre due mesi fa), per Provinciali il vantaggio di Mosca è evidente sul fronte dell'informazione (o meglio, in questo caso, della disinformazione), dove la Russia “gioca con almeno 30 anni di vantaggio, e sta vincendo”. Di questo e di molto altro il giornalista parlerà nel pomeriggio di venerdì 4 ottobre, alle 18, a Trento (nella Sala Nones di Palazzo Benvenuti) in occasione dell'evento organizzato dall'associazione EUcraina nel capoluogo: “Ucraina oggi: quale pace?”. Insieme a lui dialogherà Giovanni Kessler, presidente di EUcraina

LE FOTO. Dal 2022 inviato in Ucraina: l'orrore dell'invasione russa in immagini

Provinciali vive in Ucraina insieme alla compagna, a sua volta giornalista, Alla Perdei: “È con lei che in poco meno di tre anni abbiamo girato le zone di guerra nel Paese – racconta –. Abbiamo percorso più di 100mila chilometri viaggiando in lungo e in largo tutta l’Ucraina e testimoniando appieno l'orrore indicibile portato dalle forze d'invasione russe. Per gli ucraini questa è veramente una guerra esistenziale: chiunque, dal giornalista all'ingegnere al medico, si è mobilitato dopo l'invasione. Putin sta minacciando l'esistenza degli ucraini in generale”. E proprio di fronte a questo, Provinciali e Perdei hanno iniziato a riportare (“a suon di verità”) i crimini compiuti dalle forze d'invasione. “Abbiamo raccolto migliaia di interviste sul campo, centinaia di ore di filmati – spiega il corrispondente – perché fin da subito è apparso chiaro che questa sarebbe stata una guerra ibrida. E se sul campo le forze ucraine continuano a resistere e a contrattaccare, nonostante armamenti e autorizzazioni al loro utilizzo arrivino dall'Occidente con il contagocce, sul fronte dell'informazione la Russia di Putin ha accumulato grande esperienza e si trova in vantaggio”. Una 'guerra ibrida’ che mira a colpire al di fuori dei confini ucraini, per minare il supporto del mondo democratico a Kyiv. “Soprattutto in Italia la disinformazione russa è dilagante – continua Provinciali – e l'unico modo per combatterla è fare informazione. Restituire una narrazione fedele ai fatti, che tenga conto delle realtà vissute quotidianamente, tanto al fronte quanto nelle città, comporta necessariamente viverla, una guerra. Narrazioni 'a distanza' o fatte dopo aver trascorso brevi periodi in quanto 'inviati' finiscono per essere approssimative e talvolta persino errate, finendo per creare confusione nei lettori, talvolta disinformazione, a tutto vantaggio dei russi che giocano anche su questo aspetto”.

 

Molti, come detto, i temi che affronteranno nel pomeriggio i partecipanti all'evento: tra questi anche la condizione del sistema energetico ucraino, messo a dura prova dai continui attacchi russi (mentre l'inverno si avvicina). “Come riportato anche nell'ultimo report delle Nazioni unite – dice il giornalista – i russi hanno distrutto l'80% delle centrali termiche ucraine e la metà di quelle idriche. E ora le forze d'invasione hanno nel mirino le centrali nucleari: già negli scorsi giorni abbiamo sfiorato la tragedia alla centrale di Rivne, dove un drone russo è stato abbattuto a pochi metri dal recinto della centrale. I blackout sono frequenti, l'energia razionata”. Si parlerà, poi, della tragedia umanitaria e delle tragiche testimonianze raccolte da Provinciali fin dall'inizio dell'invasione russa: “I russi – dice – stanno compiendo atti inenarrabili in Ucraina. Abbiamo raccolto testimonianze dalle camere di tortura, dai villaggi. Parliamo di bambine di 8-9 anni violentate, persone castrate, stuprate con pali e oggetti metallici: è la piena disumanizzazione degli ucraini, sponsorizzata tra l'altro dai media in Russia”. Lo stesso Provinciali è scampato a un attacco a Sumy, nel nord-est del Paese, portato avanti dai sabotatori e incursori russi: “Hanno aperto il fuoco contro la macchina che ci seguiva. Dentro c'erano due civili, entrambi sui sessant'anni: ci siamo salvati per pochi minuti. E azioni di questo tipo sono all'ordine del giorno”.

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