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Miele solo per il nido per l'arnia australiana: secondo anno senza estrazione "brevettata"

Lo scorso anno l’andamento climatico non aveva consentito la produzione di miele. Valeria Malagnini, che segue l’esperimento, dice che il mancato deposito di miele nella parte superiore dell’arnia può essere dovuto a produzione non esuberante
DAL BLOG
Di Sergio Ferrari - 22 settembre 2017

 Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele

E’ riuscita per il secondo anno solo a metà la prova di funzionamento dell’arnia australiana acquistata da un apicoltore trentino per 600 euro e affidata all’Unità Apicoltura della Fondazione Mach per la conferma del buon funzionamento. Lo scorso anno l’andamento climatico non aveva consentito la produzione di miele.

 

Quest’anno la famiglia era fin dall’inizio in buone condizioni. Le api hanno depositato miele nel melario che fa parte del nido, ma non nel melario superiore di riserva che consente l’estrazione dall’esterno mediante un meccanismo brevettato.

 

Valeria Malagnini, che segue l’esperimento, dice che il mancato deposito di miele nella parte superiore dell’arnia può essere dovuto a produzione non esuberante. La prova continuerà comunque nel 2018.  

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