Incentivi a chi usa le forbici per le mele Fuji in Alto Adige
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
“Frutta e vite”, rivista specializzata del Centro di consulenza per la frutti-viticoltura dell’Alto Adige nel numero di luglio-agosto 2017 riporta un articolo intitolato “La raccolta di Fuji con la forbice”. L’autore Thomas Zublasing, riferisce che la cooperativa Frubona di Terlano, prima in Alto Adige, ha sollecitato i propri associati a utilizzare la forbice nella raccolta di questa varietà di mela per evitare danni da punture causate dal picciolo con conseguente insorgenza di marciumi.
Chi segue il consiglio riceve un incentivo in denaro che tiene conto dell’aumento del prezzo presumibile al momento della vendita. Questa pratica non è applicata in Trentino. Lo conferma un frutticoltore della Val di Non che coltiva la Fuji nel comune catastale di Castelfondo.
La buccia delle mele Fuji è spessa e resistente, dice il frutticoltore. Opinioni a parte, va tenuto presente che in Alto Adige non si fanno interventi innovativi senza ragione veduta, soprattutto se sostenuti dagli esperti della Stazione agraria di Laimburg.