Francesco Moser protagonista tra le pagine de 'La corsa del secolo' di Mondadori, ma in copertina ci finisce Aldo, mai citato nel libro
Piccola piccolissima storia inattuale ed editoriale. Mondadori ristampa un ottimo libro che parrebbe di sport ma è molto altro e di più.
'La corsa del secolo' di Paolo Colombo e Gioachino Lanotte racconta infatti cent’anni di storia italiana attraverso il Giro.
Il ricco indice finale dei nomi ci fa scoprire come Francesco Moser possa contare su un cospicuo numero di citazioni, ben otto (poche meno di Coppi e comunque più di Saronni e molte più del compaesano Simoni, fermo ad una).
Ma l’immagine di copertina scompagina ogni calcolo. Perché è sì un Moser in copertina, ma è l’Aldo, il 'vecio', con la gloriosa casacca della Maino.
Giro del 1965, il ciclista di Palù di Giovo supera la slavina caduta sulla strada che porta allo Stelvio, in prossimità dell’arrivo della ventesima tappa. La bellezza di una immagine (Giorgio Lotti a scattarla, mica bruscolini) che consegna, meritatamente, Aldo Moser ad una copertina da Oscar...Mondadori.
A proposito: in quel Giro d'Italia del 1965 il più anziano dei Moser concluderà in 22esima posizione.