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"Ora sappiamo che ti puoi permettere il saluto romano oltre un certo reddito, e scomodare l'autismo per giustificare un gesto inequivocabile è meschino"

Infuriano le polemiche sul presunto "saluto romano" di Elon Musk alla cerimonia di insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump.  Selvaggia Lucarelli: "Se davvero l’ha fatto, come penso, per provocare e dire 'io posso tutto' è più grave, perché sa che su quell’ambiguità si scanneranno come cani tutti, tranne quelli che di quel gesto dovrebbero avere più paura degli altri"

Di Federico Oselini - 21 January 2025 - 15:39

TRENTO. "Desidero sapere dove sono finiti, improvvisamente, tutti quelli che per un anno abbondante hanno tacciato di antisemitismo chiunque osasse dire che forse a Gaza si stava giusto un pochino esagerando. Anzi, lo so dove sono finiti. Secondo L’Anti-Defamation League, l’organizzazione non governativa internazionale ebraica con sede negli Stati Uniti d’America che combatte antisemitismo e pregiudizi, quello di Musk è un gesto di entusiasmo. Quindi da oggi ci si può entusiasmare così in giro o, ancora meglio, davanti a folle urlanti".

 

La "tocca piano", tanto per rubare il linguaggio calcistico, la giornalista Selvaggia Lucarelli commentando il presunto "saluto romano" scappato ieri al proprietario di X e Tesla durante le celebrazioni, alla Capital One Arena di Washington, per l'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.

 

Facendo un rewind, ringraziando i sostenitori del tycoon Musk si è prima battuto il petto e poi ha alzato in modo quanto meno discutibile il braccio destro teso. E poi lo ha rifatto, voltandosi verso il pubblico e risollevando il braccio una seconda volta.

 

Apriti (giustamente?) cielo. Le immagini, prima sottolineate dai media americani tra cui la Cnn e che poi hanno fatto il giro del mondo (e del web), sono rimbalzate ad ogni latitudine. A ricondividerle anche il referente di Elon Musk in Italia Andrea Stroppa che inizialmente ha scritto "L'Impero Romano è tornato, a cominciare dal saluto romano", per poi eliminare il tweet sostituendolo con uno più "razionale". “Quel gesto, che alcuni hanno scambiato per un saluto nazista, è semplicemente Elon, che è autistico, mentre esprime i suoi sentimenti dicendo ‘Voglio darti il mio cuore’, ed è esattamente ciò che ha comunicato al microfono” ha scritto Stroppa, che ha rimarcato: “A Elon non piacciono gli estremisti”.

 

E nel frattempo, tempestiva ma neanche troppo (e non poteva che essere altrimenti), è arrivata anche la risposta dello stesso Elon Musk che, per così dire, la butta sul "politico". "Francamente, hanno bisogno di trucchi sporchi migliori. L'attacco 'tutti sono Hitler' è così logoro".

 

Che la si voglia vedere in un senso o nell'altro, a non avere dubbi sulla questione è proprio la giornalista Selvaggia Lucarelli, che tuona: "Ora sappiamo che ti puoi permettere il saluto romano solo oltre un certo reddito e un certo peso, perché 'è un nuovo inizio'. Di cosa, a quanto pare, non conta".

 

E nel un post scriptum chiosa: "Scomodare l’autismo per giustificare un gesto inequivocabile è meschino. E aggiungo che se davvero l’ha fatto, come penso, per provocare e dire 'io posso tutto', non è meno grave. È più grave, perché sa che su quell’ambiguità si scanneranno come cani tutti tranne quelli che di quel gesto dovrebbero avere più paura degli altri".

 

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