All'ospedale di Cavalese arriva la nuova risonanza magnetica da oltre 270 mila euro. L'Apss: ''Installata in tempi record''
L’apparecchiatura consentirà a regime di effettuare 2.500 esami all’anno, ma anche di ampliare l'offerta diagnostica. Apss: "Questo è un ulteriore tassello del percorso che si sta facendo per il rilancio di questo ospedale"
CAVALESE. La nuova risonanza magnetica è stata installata in tempi record dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari all'ospedale di Cavalese. L’apparecchiatura, costata oltre 270 mila euro, consentirà a regime di effettuare 2.500 esami all’anno, ma anche di ampliare l'offerta diagnostica.
"Possiamo mantenere i servizi in valle solo se c’è la volontà dei territori - commenta il presidente Maurizio Fugatti - in questo caso la valle di Fiemme, come anche altre valli del Trentino, ci ha dimostrato la propria tenacia. Questo è un servizio funzionale e moderno dopo un percorso voluto insieme da amministratori, medici e cittadini, per un ospedale davvero presidio del territorio, che consentono di rispondere al meglio alle esigenze di residenti e pazienti".
Nel frattempo in questi giorni si sta completando la formazione del personale e si prevede l'avvio dell’attività clinica il 4 marzo. E se il sindaco Silvano Welponer ha parlato di un valore aggiunto perché è un "servizio che aiuta a ridurre i tempi di diagnosi per chi vive in valle", il presidente della Comunità, Giovanni Zanon, ha ricordato i prossimi step per l’ospedale, dalla sala operatoria a supporto della neonatologia che sarà pronta in estate ai lavori al pronto soccorso.
"I lavori per il pronto soccorso - aggiunge l'assessora Stefania Segnana - saranno portati avanti come abbiamo concordato, da parte nostra l’attenzione sarà sempre elevata, grazie a tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere questo importante risultato, fondamentale per la val di Fiemme".
Il macchinario installato in valle di Fiemme ha una potenza di 0,25 Tesla ed è dedicato all’attività diagnostica ortopedica e allo studio delle articolazioni. L’apparecchiatura, permette lo studio delle articolazioni (ginocchio, spalla, caviglia, polso, gomito), a cui vanno ad aggiungersi le articolazioni coxo-femorale (anca), temporo-mandibolare e la colonna vertebrale (distretti cervicale e lombare), introducendo pertanto alcune novità assolute nell’offerta diagnostica.
"La nuova risonanza magnetica – spiega il direttore generale dell’Apss Paolo Bordon – è un servizio indispensabile richiesto da molto tempo dai rappresentanti delle comunità delle Valli dell’Avisio e Fassa. Un servizio che permetterà non solo di assistere al meglio i pazienti ricoverati all’ospedale di Cavalese ma anche di dare risposte ai cittadini di questi territori che non dovranno più recarsi in altri ospedali per effettuare esami diagnostici con risonanza magnetica".
Sono infatti potenzialmente 2.500 gli esami che questo nuovo strumento può effettuare, a fronte di circa 700 risonanze magnetiche all’anno chieste dai residenti della val di Fiemme. La nuova apparecchiatura è prodotta in Italia e il suo open design permette scansioni su pazienti fino a 200 chili e un accesso facile per il paziente come un'ampia apertura e un tavolo rotante, senza problemi di claustrofobia, visto che il diametro del polo superiore di 84 centimetri permette al paziente di tenere la testa fuori dal sistema anche durante l’esame sulla colonna lombare.
La risonanza magnetica ha in dotazione un’ampia gamma di bobine multiple phased array e solenoidali in modo da garantire il massimo rapporto segnale/rumore ottenibile per ogni distretto esaminato. Il software dell’apparecchiatura dispone di un ampio set di sequenze per garantire la copertura di tutti i bisogni clinici dei pazienti.
"Questo è un ulteriore tassello del percorso che si sta facendo per il rilancio di questo ospedale", commenta Pierantonio Scappini, direttore medico del presidio, mentre Maurizio Centonze, direttore dell'Unità operativa di radiologia, conclude: "Questa apparecchiatura risponde perfettamente alle esigenze di efficienza dell'assistenza sanitaria moderna e costituisce una scelta ideale per tutti i servizi di radiodiagnostica, come quello dell’ospedale di Cavalese, caratterizzati da un carico di lavoro muscolo-scheletrico considerevole. Fra le novità assolute vi è possibilità di studiare la colonna vertebrale e le articolazioni fra cui le anche; è una apparecchiatura piccola ma con costi di manutenzione e gestione contenuti".