IL VIDEO. Una birra per ogni gusto, il futuro del settore secondo Carlsberg
Rimini, 21 feb. (askanews) - Il mercato della birra in Italia è in crescita di circa il 2 per cento nel 2024 sia nell'ambito somministrazione sia nella grande distribuzione. Carlsberg batte il mercato, specialmente nel settore le birre non alcoliche, che aumenta le vendite del 24 per cento contro il 10 per cento di incremento della media di mercato. Ha parlato della situazione attuale del settore brassicolo e dei suoi possibili sviluppi futuri, Olivier Dubost, amministratore delegato di Carlsberg Italia, a margine di un talk tra imprese del settore e rappresentanti istituzionali al Beer and Food Attraction di Rimini. "Abbiamo una tecnologia e un gusto fantastico per questo segmento. Pensiamo che c'è un potenziale enorme nella birra non alcolica e anche nel segmento premium in Italia - afferma Dubost - Noi stiamo spingendo le birre non alcoliche migliorando le ricette. Oggi abbiamo una tecnologia perfetta. Abbiamo fatto anche un test con i consumatori italiani e il risultato è che piace tanto". "Oggi pensiamo che c'è un potenziale davvero enorme - aggiunge - perché il mercato della birra in Italia è solo il 2%, quando vediamo un mercato come la Germania o la Spagna che sono al 12%".Nei prossimi anni, secondo Dubost, la quota di birra analcolica sul totale è destinata a crescere. "In 10 anni - prevede - penso che possiamo essere a livello della Francia, che sta al 6%. Quello che dobbiamo fare è avere una distribuzione ampia, nella Horeca, nei bar e nelle pizzerie, per far assaggiare il nostro prodotto, e anche far innovazione in generale". Quindi: "Uno, essere presenti. Con le migliori tecnologie e un gusto che piace, perché nel passato il gusto era un problema. Dopo, ampliare il portafoglio".Come stanno cambiando i gusti degli italiani? "Quello che vediamo è che il mondo della birra si sta sviluppando. Ogni anno gli italiani bevono un po' più di birra. Quasi oggi 36 litri per abitante, che era 10 litri molti anni fa", replica Dubost.Le nuove più stringenti regole del Codice della strada, avranno conseguenze sul consumo di birra? "Chiaramente sono norme non punitive, ma norme che vogliono spingere al consumo responsabile di alcool e a tutta una serie di comportamenti virtuosi da tenere, soprattutto quando si affronta la guida e in automobile e su cicli e motocicli - afferma Giulio Centemero, capogruppo della Lega in Commissione Finanze alla Camera - E quindi che cosa significa questo? Sicuramente un'evoluzione delle tipologie analcoliche di birra e a un consumo più più responsabile, quindi puntando magari anche un pelo di più sempre sulla qualità".