IL VIDEO. L'orso si arrampica e si 'tuffa' nel cassonetto, lo zoologo: "Un problema che negli anni non ha fatto altro che aggravarsi"
"Sono inutili le sbarre di protezione dei cassonetti installate dal Parco d'Abruzzo in diversi comuni nel 2022. Oltre a non aver risolto il problema, lo hanno aggravato, perché gli orsi continuano a mangiare i rifiuti, divenendo condizionati al cibo umano". È quanto lo zoologo Paolo Forconi riporta a Il Dolomiti, con tanto di video-testimonianza di un fenomeno che continua a ripresentarsi.
"Yoga è stata la prima orsa condizionata al cibo umano - prosegue - mangiando rifiuti alla Camosciara. Poi c'è stato Juan Carrito al quale hanno sparato centinaia di proiettili di gomma, senza mai pensare ad installare qualche cassonetto anti-orso. Ora - sottolinea Forconi - c'è l’orso di Lecce nei Marsi, che dal 2018 mangia rifiuti nei cassonetti e nel paese, e che alcuni giorni fa è entrato nella tenda degli scout".
"Questo è un periodo di scarsità di frutti selvatici e diversi plantigradi si portano nei centri abitati alla ricerca di cibo, come Giacomina a Villetta Barrea. Altri orsi stanno predando galline e pecore in diversi comuni ed addirittura vanno a mangiare l'insalata negli orti - conclude l'esperto, rendendo una fotografia della situazione attuale -. Nel frattempo il Parco fa i convegni sulla coesistenza, ma non agisce per contrastare problemi cruciali come questo".