Vaccini, in Alto Adige la copertura è ancora al di sotto della media nazionale. I dati migliorano, ma preoccupano ancora polio e morbillo
Ancora troppo basse le percentuali dei vaccinati in Alto Adige, come si evince dai dati diffusi dal Ministero e che fanno riferimento all'anno 2023. La situazione è in miglioramento, ma l'Alto Adige resta maglia nera. Messner: "E' necessario un recupero. Bene la copertura per il meningococco, male la poliomielite e il morbillo che registrano una copertura, rispettivamente, dell'85 e dell'83%

BOLZANO. L'Alto Adige è sempre maglia nera, ma meno. Diciamo che, guardando ai dati sui vaccini del 2023, si può puntare a un grigio antracite. La provincia di Bolzano, secondo quanto diffuso dal Ministero della Salute, vede salire le percentuali ma ancora si attesta sotto la media nazionale se non in un caso: il vaccino da meningococco. Per questo vaccino la copertura media nazionale è del 57,33%, in Alto Adige addirittura del 70,35%.
Per il resto però, le cose sono diverse. Per la poliomielite, i bimbi fino ai 24 mesi che sono stati vaccinati sono l'85,28%, a fronte del 96,02% della provincia di Trento e di una media nazionale del 94,76%. I numeri sono in salita se si fa riferimento ai bambini sopra i due anni, dove anche in provincia di Bolzano si arriva fino al 92,89% di copertura.
La copertura per il morbillo, sempre per i piccoli sotto i due anni, è dell'83,81%. E' del 96,11% in trentino e del 94,74% nel resto del paese.
Se si raffrontano i dati più recenti con quelli più vecchi, si evince in ogni caso che la situazione sta andando migliorando: per i bambini nati nel 2016 si parlava di una copertura vaccinale per la polio del 73,51%.
In generale, se si guarda a questi dati, il tasso di copertura vaccinale risulta insufficiente, come spiega anche l'assessore provinciale alla Prevenzione sanitaria e alla Salute Hubert Messner. "Le vaccinazioni rappresentano un ambito in cui storicamente siamo sempre rimasti indietro rispetto ad altre Regioni e dove è necessario un recupero afferma Messner, che aggiunge - il basso tasso di copertura vaccinale, specialmente tra i bambini sotto i due anni desta preoccupazione. Ma possiamo guardare ai dati in senso positivo: la situazione va migliorando”.