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Schiuma biancastra nell'Avisio: trovate tracce di latte. La rottura di una tubatura di un'azienda all'origine dello sversamento

L'amministrazione comunale è in attesa della relazione dell'ufficio tecnico per avere il "nero su bianco": intanto quello che appare è certo è che all'interno della sostanza siano state rinvenute tracce di latte come, del resto, era stato ipotizzato anche in origine. L'accaduto aveva allarmato e non poco gli abitanti del comune fiemmese, che avevano documentato e postato sui social le immagini dello stato in cui versava una parte del torrente Avisio

Di D.L. - 10 marzo 2025 - 16:01

PREDAZZO. Il "mistero" è risolto. O quasi. La vicenda riguardante lo sversamento di una sostanza biancastra e "sconosciuta" nelle acque del torrente Avisio (Qui articolo) dovrebbe essere arrivata finalmente ad una soluzione.

 

Il sopralluogo, effettuato la settimana scorsa dai tecnici del comune di Predazzo e dalla Forestale all'interno di un'azienda che era già stata "attenzionata" dagli esperti, ha confermato quelli che erano i sospetti: la schiuma ha raggiunto le acque del fiume che nasce dal ghiacciaio della Marmolada a causa della rottura di una tubatura, che ha provocato la fuoriuscita imprevista del liquido.

 

L'amministrazione comunale è in attesa della relazione dell'ufficio tecnico per avere il "nero su bianco": intanto quello che appare è certo è che all'interno della sostanza siano state rinvenute tracce di latte come, del resto, era stato ipotizzato anche in origine.

 

L'accaduto aveva allarmato e non poco gli abitanti del comune fiemmese, che avevano documentato e postato sui social le immagini dello stato in cui versava una parte del torrente Avisio. La vicenda era stata altresì oggetto anche di segnalazione ufficiale alle autorità già all'inizio del mese di febbraio.

 

A Il Dolomiti il primo cittadino di Predazzo, Paolo Boninsegna, aveva rassicurato sullo stato di salute del fiume e sul fatto che la presenza della sostanza biancastra  - a questo punto latte - fosse ben delimitata.

 

"Il fenomeno è circoscritto - aveva dichiarato Boninsegna - e, dunque, voglio rassicurare tutti che la schiuma non è entrata in contatto con le acque dell'Avisio. La pozza viene "inglobata" quando il livello del fiume si alza, nei momenti di grandi precipitazioni. Al momento siamo vigili ma tranquilli, convinti che, nel giro di pochi giorni, il problema sarà risolto senza conseguenze".

 

Sin dal primo momento era stato escluso qualsiasi atto doloso, la conferma è arrivata dopo il controllo.

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