Coronavirus, l'Ordine dei Medici scrive a Fugatti: ''Servono misure urgenti per evitare il peggioramento della situazione e il collasso del sistema sanitario''
Il presidente Ioppi, visto il continua aggravarsi della situazione e i preoccupanti dati trentini, propone al presidente della Pat e a Segnana l'aiuto dei medici, chiede uno screening continuo del personale sanitario, un progetto strutturato per la riapertura delle scuole e un'analisi sul tema della morte in solitudine :''E’ disumano condannare un nostro simile a morire da solo. Poteva succedere nella prima ondata ma ora le istituzioni devono essere in grado di garantire la presenza di un familiare''

TRENTO. Il quadro della gestione del contagio in Trentino è sempre più disarmante e a fronte di conferenze stampa che servono solo a palesare i limiti, anche comunicativi, del presidente Fugatti e dell'assessora Segnana e finiscono ogni giorno per fare più confusione che aiutare la comunità a capire qualcosa, l'Ordine dei Medici scrive proprio al presidente chiedendo di ''rafforzare l’adozione di misure urgenti rivolte ad evitare il peggioramento della situazione sanitaria e il collasso il sistema sanitario provinciale, già pesantemente provato''.
La situazione che sta vivendo il Trentino è ormai drammatica: stando ai report dell'Iss al 13 dicembre, il Trentino era il territorio che sul numero dei ricoveri stava facendo registrare i dati peggiori d’Italia, uno dei livelli più alti di decessi e il Trentino fa peggio di Lombardia, Piemonte e Veneto (alcune fra le Regioni più colpite dalla pandemia) anche sul quadro dei ricoveri in terapia intensiva e area non critica (QUI APPROFONDIMENTO). E pensare che negli ultimi giorni la situazione è anche peggiorata su tutti i fronti. E in questo quadro c'è la grave responsabilità di non aver tenuta aggiornata la comunità sul reale andamento dell'epidemia in Trentino omettendo, come vi ha raccontato da subito il Dolomiti, per oltre un mese di dare anche i positivi trovati con i tamponi antigenici che rappresentavano il grosso dei contagi trovati e quindi non dando alla comunità il reale senso della portata dell'epidemia.
Per l'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, tra le cose che chiede e le proposte che fa a Fugatti e all'Apss, c'è anche ''una comunicazione chiara verso i cittadini'' aggiungendo che ''vi è anche l’aspetto controverso sulla poca trasparenza dei dati relativi al contagio, che ci auguriamo venga preso in seria considerazione e risolto. A tal proposito l’Ordine nella lettera già inviata il 10 aprile u.s. e in quella del 4 novembre u.s. aveva indicato il corretto ruolo diagnostico dei tamponi''.
Tra le richieste c'è quella di sottoporre il personale sanitario a sorveglianza costante (''garantendo - scrivono - le persone più fragili che il sanitario ha in cura e i focolai recenti insorti al S. Chiara e in particolare in Oncologia sono segnali indicativi preoccupanti'') di programmare l'apertura delle scuole seriamente ''garantendo il rispetto della distanza interindividuale sui mezzi di trasporto e favorendo l’inizio ad orari differenziati delle lezioni'', isolare nei cosiddetti Covid hotel i positivi asintomatici o paucisintomatici ''che non avendo la possibilità di isolamento al proprio domicilio possono contribuire al perdurare della diffusione del contagio''. Ma soprattutto c'è questa richiesta: ''Merita una attenzione particolare il tema della morte in solitudine. E’ disumano condannare un nostro simile a morire da solo. Se questo poteva essere ammesso all’inizio della pandemia, ora non deve più essere tollerato e le istituzioni devono adoperarsi con tutte le forze, per garantire la presenza di un familiare nel momento della sofferenza e della morte''''.
''Non ci sono ricette che assicurino la soluzione del problema - conclude l'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri - la speranza nei vaccini è certamente un’ancora di salvezza a cui attaccarci, ma ci vorrà ancora del tempo prima di pensare di aver vinto la guerra. Ed è per questo che è necessario combattere ogni giorno per vincere le piccole battaglie''.