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Un trucco per mantenere fresche le castagne

Si tratta della curatura e della conservazione in ricciaia, un antico metodo utilizzato per mantenere fresche le castagne
DAL BLOG
Di Sergio Ferrari - 26 novembre 2016

 Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele

Ci sono due modi per mantenere fresche le castagne dopo la battitura e la raccolta, sgusciate o ancora nei ricci. Le descrive Giorgio Tomasi, esperto di castanicoltura, che si è occupato di coltivazione e difesa fitosanitaria dei castagni quando era in servizio presso la Stazione sperimentale agraria di S. Michele all'Adige.

 

Si tratta della curatura e della conservazione in ricciaia. La curatura consiste nel tenere per 9 giorni in acqua le castagne cambiando l’acqua ogni giorno. Le castagne messe a bagno liberano i tannini della buccia che ricoprono il frutto rendendolo impermeabile e quindi fresco per lungo tempo.

 

Alla ricciaia ricorrono ormai solo i castanicoltori anziani. I ricci integri si ammassano in luogo riparato. Il caldo, anche se non elevato, innesca un processo di auto-fermentazione che libera sostanze protettive. Nel comune di Albiano, fino a pochi decenni fa, le castagne si facevano sobbollire all’interno di brente da vino e si vendevano in occasione della fiera di S. Giuseppe infilate in collane. 

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