Un trucco per mantenere fresche le castagne
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
Ci sono due modi per mantenere fresche le castagne dopo la battitura e la raccolta, sgusciate o ancora nei ricci. Le descrive Giorgio Tomasi, esperto di castanicoltura, che si è occupato di coltivazione e difesa fitosanitaria dei castagni quando era in servizio presso la Stazione sperimentale agraria di S. Michele all'Adige.
Si tratta della curatura e della conservazione in ricciaia. La curatura consiste nel tenere per 9 giorni in acqua le castagne cambiando l’acqua ogni giorno. Le castagne messe a bagno liberano i tannini della buccia che ricoprono il frutto rendendolo impermeabile e quindi fresco per lungo tempo.
Alla ricciaia ricorrono ormai solo i castanicoltori anziani. I ricci integri si ammassano in luogo riparato. Il caldo, anche se non elevato, innesca un processo di auto-fermentazione che libera sostanze protettive. Nel comune di Albiano, fino a pochi decenni fa, le castagne si facevano sobbollire all’interno di brente da vino e si vendevano in occasione della fiera di S. Giuseppe infilate in collane.