L'uomo cambia gli equilibri ambientali e le gardene non sostano più nei nostri meleti
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
Quando i meli erano innestati su franco o su portainnesti più vigorosi dell’M9 e la loro altezza superava di molto quella degli attuali impianti, a fine stagione rimanevano sui rami molte mele da raccogliere.
Dal Nord Europa scendevano gruppi assai numerosi di cesene, uccelli migranti che in Trentino si chiamano gardene. Questi uccelli migratori, dice il naturalista Sergio Abram, interrompevano il volo per scendere e sostare nei frutteti perché attratti dalle mele.
Oggi nei frutteti a taglia ridotta si vedono solo pochi esemplari di gardene che nidificano sul territorio trentino. Non è questo, dice l’esperto, l’unico esempio di mutamento degli equilibri biologici ed ambientali conseguente alle scelte dell’uomo.
Anche se le cause della mancata migrazione possono essere diverse.