L'inverno dell'orso che per le femmine vuol dire anche fare i cuccioli
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
L’orso durante l’inverno si rifugia in cavità rocciose o già presenti nel terreno e va incontro ad uno stato di torpore che non equivale a letargo di tipo tradizionale. Lo afferma il naturalista Sergio Abram che segue da decenni il comportamento del plantigrado e può fare il confronto con gli orsi dell’Alpenzoo di Innsbruck realizzato nel 1971 dal suo amico zoologo Hans Psenner.
Anche nel recinto gli orsi si muovono pochissimo e si nutrono solo per la sopravvivenza. Nei ricoveri naturali, dice Abram, gli orsi non si nutrono affatto, ma interrompono il torpore fisiologico solo se vengono spaventati da rumori e intrusioni inattese o a seguito di innalzamento di temperatura.
La femmina partorisce durante la permanenza nel ricovero da uno a tre cuccioli a partire da gennaio. La permanenza nel ricovero dura anche fino a aprile.