Le uova a manicotto della processionaria dei pini
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
Per valutare la consistenza di popolazione della processionaria dei pini e capire se l’insetto è in fase di progradazione o di regressione, gli entomologi forestali e del verde urbano della Fondazione Mach attendono che le larve siano uscite dalle uova ed abbiano iniziato a formare agli apici dei rami i nidi provvisori. Questo avviene durante il mese di settembre.
Sugli aghi dei rami più esposti si trovano i resti delle uova aperte riuniti in manicotti. La media numerica è di 200 uova per manicotto. Se il numero si abbassa a 120-150, la popolazione è in fase di retrogradazione. Se invece supera i 250 elementi, l’infestazione è in fase di crescita. Cristina Salvadori che segue da anni lo sviluppo della Processionaria in alcuni siti di riferimento del Trentino ritiene che la popolazione sia in fase di retrogradazione dopo il picco massimo dello scorso anno.
L’esame delle ovature consente agli entomologi di verificare anche la presenza di parassitoidi delle uova.