Fitofarmaci: la Giunta entro aprile doveva specificare le distanze da case e strade per i trattamenti
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
Nella primavera del 2016 la Giunta provinciale di Trento anche su richiesta del Consiglio delle autonomie si era impegnata a emanare entro il mese di aprile una delibera contenente indicazioni delle distanze da rispettare nell’esecuzione di trattamenti antiparassitari rispetto a case di abitazione, strade interurbane e piste ciclabili. Le distanze da luoghi sensibili, quali asili, parchi pubblici, scuole e case di cura sono già previste dal Piano di azione nazionale.
L’integrazione da parte dell’esecutivo doveva rappresentare una misura in più rispetto al piano di recepimento della direttiva CE 128/2009. La delibera non è stata ancora approvata. In provincia di Bolzano un provvedimento pari oggetto è in vigore dal luglio di 3 anni fa.
E proprio a Bolzano qualcosa potrebbe muoversi per quanto riguarda le innovazioni sulla frutticultura. I primi impianti di meli biasse indicati con la sigla Bibau sono stati realizzati 11 anni fa dal vivaista Mazzoni di Bologna. Alberto Dorigoni esperto di frutticoltura della Fondazione Mach ha sviluppato la nuova proposta realizzando un modello di impianto denominato frutteto multiasse semipedonabile o pedonabile secondo le distanze adottate sulla fila e nell’interfilare.
I tecnici della Stazione sperimentale di Laimburg non hanno mai dimostrato interesse per la tecnica innovativa e quelli del Centro di consulenza per la frutticoltura dell’Alto Adige non avevano mai finora incentivato l’adozione del nuovo metodo di impianto nel territorio altoatesino. I componenti di una delegazione che è scesa da Bolzano per visitare gli impianti di Maso delle Parti di Mezzolombardo sono rimasti bene impressionati della novità ed hanno apprezzato i vantaggi che il sistema di impianto consente di raggiungere.