IL VIDEO. Tre anni fa Vaia, oggi l'80% del legname è stato rimosso e sono stati piantati 300.000 alberi. Fine lavori? Obiettivo primavera 2022
Tre anni fa il dramma della tempesta Vaia che ha stravolto boschi e vallate di Trentino Alto Adige, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia spazzando via intere foreste, causando morti e distruzione. Era il 29 ottobre 2018 quando piogge torrenziali e raffiche di vento stimate oltre i 150 km/h hanno distrutto 42.500 ettari di foreste. Per questo Pefc Italia, ente promotore della corretta e sostenibile gestione delle foreste e il progetto giornalistico internazionale Adaptation.it hanno presentano il capitolo del webdoc “Trentino”, dedicato alle storie di coloro che stanno lavorando per “adattare” questa regione al cambiamento climatico. Nato per documentare la convivenza tra l’uomo, la tecnologia e la natura nell’era della crisi climatica, il progetto Adaptation è un webdoc che, attraverso storie di “constructive journalism”, mette in evidenza le soluzioni trovate dalle comunità per resistere agli eventi meteo-climatici estremi. Il Dolomiti ha partecipato con Marco Todarello all'evento facendo anche il punto sullo stato dell'arte a tre anni di distanza: ancora non tutto quello che è stato distrutto è stato ripristinato. Si calcola che circa l'80% di legname ''schiantato'' sia stato rimosso, che siano state messe a dimora circa 300.000 piantine, che siano stati sistemati 1.500 chilometri di strade forestali e che per la primavera del 2022 i lavori dovrebbero andare a concludersi con un paesaggio, però, giocoforza modificato e cambiato.