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Utilizza un blocchetto di ricevute false per intascare gli incassi, barista finisce nei guai 

L’infedele dipendente approfittava di momenti in cui l’attività nell’hotel era più intensa e quando quindi eventuali supervisori erano maggiormente impegnati in altre mansioni. La situazione però è cambiata quando il titolare ha effettuato casualmente un controllo degli incassi, notando una ridotta presenza di scontrini relativi alle consumazioni esterne, nonostante i numerosi avventori

Di GF - 01 marzo 2025 - 09:33

BOLZANO. Ruba gli incassi mentre lavora come barista in un noto hotel. A finire nei guai per furto aggravato è stata una donna di 32 anni. 

 

Tra la fine dello scorso mese di dicembre e l’intero mese di gennaio, si è resa responsabile di numerosi furti di denaro contante, che era stato sottratto dai pagamenti dalle varie consumazioni di clienti esterni all’hotel.

 

Le indagini che hanno comportato la visione e l’esame di numerose ore di filmati acquisiti dall’impianto di video sorveglianza della struttura ricettiva, hanno permesso di scoprire il modus operandi della donna, captando le varie azioni di come avveniva il minuzioso occultamento del denaro contante. 

 

La barista operava in maniera astuta, pianificando ogni mossa e seguendo una strategia che prevedeva diverse fasi per eludere i controlli e minimizzare il rischio di essere scoperta. 

 

Nello specifico, l’infedele dipendente approfittava di momenti in cui l’attività nell’hotel era più intensa e quando quindi eventuali supervisori erano maggiormente impegnati in altre mansioni, utilizzando un blocchetto di ricevute non ufficiali per registrare le consumazioni provenienti da clienti esterni, ai quali rilasciava copia, al posto dello scontrino cassa, nel caso di pagamenti in contanti.

 

Inoltre il pagamento di piccole somme di denaro contante, contribuiva di fatto a garantire di non essere notata. Così anche se le sottrazioni venivano effettuate più volte durante il turno, proprio la possibilità di gestire questi pagamenti senza alcuna tracciabilità, le avevano consentito di essere svincolata dalla registrazione dell’incasso giornaliero. 

 

Il denaro sottratto veniva poi, dapprima abilmente occultato e quindi recuperato al termine della giornata di modo che l’operazione potesse ripartire indisturbata nei giorni successivi. Grazie alla sua abilità nel gestire la situazione senza destare sospetti ed alla sua attenzione nel selezionare i momenti adatti, la donna era riuscita a portare avanti il suo piano per quasi due mesi, prima di essere scoperta, sottraendo diverse centinaia di euro. 

 

La situazione però è cambiata quando il titolare ha effettuato casualmente un controllo degli incassi, notando una ridotta presenza di scontrini relativi alle consumazioni esterne, nonostante i numerosi avventori. A qual punto il dubbio ed il sospetto che qualcosa non andasse lo ha convinto a rivolgersi ai Carabinieri, che dopo aver visionato ed analizzato le diverse ore di filmati registrati dalle telecamere interne dell’hotel, avevano potuto scorgere la presenza del “blocchetto non ufficiale” delle operazioni di registrazione delle relative consumazioni nonché gli abili movimenti della dipendente per occultare il maltolto. 

A seguito della denuncia a suo carico, la colpevole è stata allontanata dalla struttura con licenziamento per giusta causa. La direzione dell’hotel ha dichiarato inoltre di impegnarsi ancor più nel mantenere un ambiente sicuro e trasparente per i propri ospiti e di aver già intrapreso opportune ed ulteriori misure per prevenire simili episodi.

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