Un etto di eroina nei pantaloni: 48enne nigeriano arrestato a Bolzano durante lo sgombero di un accampamento abusivo
L'uomo è stato individuato mentre cercava di allontanarsi dall'accampamento abusivo, una volta resosi conto delle operazioni di sgombero in atto. Una volta fermato agli agenti hanno rinvenuto, nascosti all’interno delle tasche dei pantaloni, 8 grossi involucri di cellophane termosaldati ed altri 9 involucri più piccoli, anch’essi termosaldati, contenenti in totale di un etto di eroina. Nella tenda dove il 48enne aveva trovato rifugio sono state inoltre rinvenute diverse centinaia di euro. L'uomo è stato arrestato ed è stato trasferito nel carcere di Bolzano
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BOLZANO. Proseguono senza sosta nel capoluogo altoatesino le operazioni di sgombero degli insediamenti abusivi comparsi sulle rive dei fiumi. Accampamenti pericolosi quelli che sorgono lungo le sponde dei corsi d'acqua, utilizzati anche come punti di riferimento per attività criminali e per dare rifugio a pregiudicati, latitanti e spacciatori di droga. Domenica mattina gli Agenti della Squadra “Volanti” della Polizia di Stato ha identificato e tratto in arresto I.P., 48enne di origine nigeriana, clandestino in Italia, con a proprio carico svariati precedenti e destinatario di un Ordine di Carcerazione per una condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione.
L'uomo è stato individuato proprio mentre cercava di allontanarsi dall'accampamento abusivo, una volta resosi conto delle operazioni di sgombero in atto. Una volta fermato agli agenti hanno rinvenuto, nascosti all’interno delle tasche dei pantaloni, 8 grossi involucri di cellophane termosaldati ed altri 9 involucri più piccoli, anch’essi termosaldati, contenenti in totale di un etto di eroina. All'interno della tenda dove l'uomo aveva trovato rifugio sono stati rinvenute inoltre diverse centinaia di euro, denaro ritenuto provento dello spaccio, come in seguito ammesso candidamente dall'uomo.
Il 48enne è stato dichiarato in arresto sia per la detenzione ai fini di spaccio dell’etto di eroina, sia per l’Ordine di Carcerazione emesso a suo carico, e quindi associato presso il carcere di via Dante a Bolzano, dove sconterà la pena prevista.