Colf e badanti, in Trentino Alto Adige per le famiglie una spesa da 116 milioni in un anno: richieste in aumento, nel 2050 quasi 150 mila anziani con almeno 80 anni
L'evoluzione demografica e il progressivo invecchiamento della popolazione trentina continuano a richiedere una crescente assistenza alla persona, rendendo il settore del lavoro domestico cruciale per rispondere alle esigenze dei cittadini e delle famiglie
TRENTO. In un anno le famiglie in Trentino Alto Adige hanno speso 116 milioni per la retribuzione dei lavoratori domestici. L'importo, che comprende stipendio, contributi e Tfr, è contenuto nel 6° Rapporto Annuale sul Lavoro Domestico - analisi, statistiche, trend nazionali e locali, pubblicato da Domina - Associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico.
L'evoluzione demografica e il progressivo invecchiamento della popolazione trentina continuano a richiedere una crescente assistenza alla persona, rendendo il settore del lavoro domestico cruciale per rispondere alle esigenze dei cittadini e delle famiglie.
Dopo gli incrementi registrati nel biennio 2020-2021, considerati “fisiologici” a seguito delle misure di contenimento della pandemia, viene spiegato nel rapporto Domina, il lavoro domestico in Italia sembra rientrato in una dimensione più stabile.
A livello nazionale il settore rimane caratterizzato da una forte presenza femminile (88,6%) e immigrata (68,9%), anche se negli ultimi anni è cresciuta la componente italiana. Tra gli stranieri, il gruppo più numeroso è quello dell’Est Europa, che rappresenta oltre un terzo dell’intero settore
IL TRENTINO ALTO ADIGE
I lavoratori domestici regolari in Trentino Alto Adige sono 11.394 e rispetto al 2022 sono diminuiti del 7,8%. Le badanti (72,0%) sono presenti in numero notevolmente maggiore rispetto alle colf (28,0%). Anche le famiglie di datori di lavoro domestico sono diminuite del 7,4% (864) ed il 2,1% della popolazione è coinvolto nel lavoro domestico.
Il 55,8% dei lavoratori domestici proviene dall’Est Europa, seguito dal 27,4% di italiani, con la netta prevalenza del genere femminile (95%). L’età media del lavoratore domestico è di 53,6 anni. Oltre il 66% dei lavoratori ha lavorato meno di 50 settimane ed il 51,3% opera in convivenza.
Per quanto riguarda la distribuzione nella Provincia Autonoma di Bolzano si registra il maggior numero di colf (52,6% ovvero 3,1 colf ogni 1.000 abitanti) e di badanti (53,3% ovvero 12,3 ogni 100 anziani). Mentre, nella Provincia Autonoma di Trento si registrano 2,8 colf ogni 1000 abitanti e 9,6 badanti ogni 100 anziani.
Analizzando le previsioni demografiche del 2050 in Trentino Alto Adige, è probabile che il numero di badanti sarà destinato ad aumentare: ci saranno 147 mila anziani (con almeno 80 anni), quindi una variazione 2023/2050 del +94,5%.
Dall’altra parte, la popolazione infantile (da 0 a 14 anni) conterà 156 mila individui, componente comunque maggiore rispetto agli anziani. Il Trentino, inoltre, è la regione che nel 2050 avrà la percentuale più elevata di bambini (13,6%), nettamente superiore a quella di anziani (12,7%).