La Giunta provinciale incontra Valduga per le "grandi opere" future, ma non parla della Valdastico, Dallapiccola: "Se fossi convinto delle mie scelte ne discuterei apertamente"
Dopo l'adozione del documento preliminare alla variazione del Piano urbanistico provinciale, con il cosiddetto “corridoio di accesso Est”, in particolare relativo “ai collegamenti tra il Trentino e il Veneto”, la Giunta provinciale incontra il sindaco di Rovereto ma della Valdastico non si parla. Il consigliere del Patt Michele Dallapiccola: “Dopo aver chiuso i ponti a Nord con l'Alto Adige, ora l'Amministrazione trentina è tutta proiettata a intessere rapporti col Veneto e con la Lombardia”

TRENTO. Nell'incontro di oggi, 14 luglio, con il sindaco di Rovereto Francesco Valduga e il direttore generale Mauro Amadori (per “discutere assieme delle priorità per Rovereto e la Vallagarina” con le “grandi opere” come tema centrale), fra circonvallazione ferroviaria, sottopasso pedonale di piazzale Orsi e la nuova Rsa di via Ronchi, la Giunta non ha nemmeno citato la Valdastico, Dallapiccola: “E' strano, se io fossi convinto delle mie scelte fino in fondo ne parlerei apertamente, di questo scempio invece se ne parla troppo poco e pure male, sembra quasi irreale”.
Nell'incontro tra l'Amministrazione della Città della quercia, il presidente della Pat Maurizio Fugatti, l'assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli e i dirigenti Luciano Martorano (infrastrutture) e Raffaele del Col (Protezione civile, foreste e fauna), si è discusso principalmente delle opere contenute nel protocollo d'intesa siglato tra le due Amministrazioni, provinciale e comunale, nel 2016. Si è quindi partiti dalla circonvallazione ferroviaria, dal sottopasso ciclopedonale in piazzale Orsi e dai nuovi progetti in vista per il triennio 2021-2023, con il finanziamento della nuova sede del Liceo artistico Depero, la realizzazione delle nuova Rsa in via Ronchi e il Polo della protezione civile.
È eloquente però l'assenza, in un incontro sì legato ai progetti relativi al protocollo d'intesa ma che, dice piazza Dante, è stato voluto per “discutere assieme delle priorità per Rovereto e la Vallagarina, mettendo al centro i progetti per il futuro e gli interessi della comunità”, di quello che sarebbe il più importante (ed impattante) dei cantieri: la Valdastico. Il tutto a poche settimane dall'adozione del documento preliminare alla variazione del Piano urbanistico provinciale con il cosiddetto “corridoio di accesso Est”, in particolare relativo ai “collegamenti tra il Trentino e il Veneto” (Qui Articolo).
“Sappiamo tutti che dopo aver chiuso i ponti a nord col vicino Alto Adige – dice il consigliere del Patt Michele Dallapiccola – ora l'Amministrazione provinciale trentina è tutta proiettata a intessere rapporti col Veneto e con la Lombardia, con tutte le conseguenze del caso. La variante del Pup è il primo atto che va cambiato per poter procedere con la Valdastico”. Secondo Dallapiccola il progetto del collegamento autostradale “sarà utile solamente alle imprese alle quali Fugatti ha offerto le sue promesse elettorali. La sua scompaginata amministrazione, oggi, cerca di andare oltre e di lasciare un segno tangibile di questa loro fantasia, fortunatamente tutta da scrivere, tutta da delineare”.
Intanto, continua il consigliere del Patt: “In maniera piuttosto goffa e grossolana, l'assessore all'ambiente mette mano al Pup. È afflitto, udite bene, dalla mancanza di coraggio di dire pubblicamente che non si tratta di una variante dedicata alla Valdastico, ma se si va a leggere la delibera si capisce chiaramente che è questo il caso. Questa Giunta – dice Dallapiccola – si dichiara affezionata alle tematiche territoriali, nei fatti tuttavia non vediamo azioni che lo dimostrino. Pensiamo solo al comparto agroalimentare: che investimenti ha portato avanti questa Giunta? I contributi settoriali sono stati tagliati della metà. In poche parole il Veneto, Zaia, i Benetton chiamano e Fugatti risponde. Non si può dire altrettanto in merito ad una partita regionalissima come quella dell'A22”.