Il cioccolato: nemico del girovita o toccasana?
Mi piace poter influire positivamente sulla salute delle persone con la mia attività, perché uno stile di vita sano non riduce solo il peso, ma regala anche benessere alla vita di ciascuno
Ingrediente base per mille preparazioni dolci tra cui le famose uova pasquali, che quest’anno abbiamo consumato nostro malgrado più o meno chiusi nelle nostre case, il cioccolato è adorato da molti. Ma è anche un alimento che può trovare posto in un regime alimentare equilibrato? Facciamo innanzi tutto un po’ di chiarezza sulla sua origine, sui tipi di cioccolato e sulle sostanze di cui è ricco.
L’ingrediente fondamentale è il cacao, per la cui preparazione i semi della pianta di cacao vengono fatti fermentare, essiccare e poi tostati. Quello che si ottiene, la pasta di cacao, viene miscelata con burro di cacao e zucchero, ottenendo così il cioccolato fondente, che contenere una percentuale minima di cacao del 43%. In commercio ne esistono anche con percentuali molto più alte, fino al 99%. L’aggiunta di latte fa ottenere la variante spesso più gradita ai bambini, il cioccolato al latte, appunto. Il cioccolato bianco è invece un derivato del burro di cacao e non contiene pasta di cacao.
Se badiamo esclusivamente alle calorie, è intuitivo che il cioccolato sia un alimento con una densità energetica elevata: questo è dovuto principalmente alla sua porzione grassa e zuccherina. Tuttavia, soprattutto il fondente, è ricco di sostanze interessanti dal punto di vista nutrizionale: contiene alte quantità di minerali e vitamine, primi tra tutti potassio, zinco, ferro e vitamina A. Ma non solo: il suo sapore squisito è accompagnato da una serie di molecole che sono state oggetto di studio per le loro proprietà benefiche sulla salute.
Tra queste, spiccano quercetina, procianidine e catechine, polifenoli della classe dei flavonoidi responsabili dell’effetto protettivo su arterie e cuore, utili perché riducono la pressione arteriosa, uno dei maggiori fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. Le sostanze utili alla nostra salute si trovano soprattutto nella pasta di cacao. Meglio privilegiare perciò il fondente, che tra l’altro contiene anche più fibra, ed evitare quello bianco. Cioccolato sì, dunque, però in quantità non eccessiva: al massimo 30 grammi al giorno, pari a circa 6 quadratini della classica tavoletta. Ecco che allora anche chi ha problemi di linea e vuole quindi fare attenzione alle calorie può non doversi privare del cioccolato, tutt’altro.
Io spesso inserisco una quantità di fondente anche nei piani nutrizionali ipocalorici dei miei pazienti che lo apprezzano. Allontana la sgradevole sensazione di doversi privare del cibo che piace per seguire una dieta restrittiva e fornisce invece un premio che aiuta nel percorso dietoterapico.