Tecniche di rilassamento per combattere stress e ansia
Ansia e stress sono ormai i principali nemici quotidiani per la salute e il benessere mentale delle persone
TRENTO. Ansia e stress sono ormai i principali nemici quotidiani per la salute e il benessere mentale delle persone. Infatti, la vita di tutti i giorni e le preoccupazioni rendono spesso ancora più difficili e complicate le giornate. Per alleviare tutta questa pressione, è possibile affidarsi ad alcune tecniche di rilassamento che consistono in specifiche azioni volontarie utili per mantenere sotto controllo gli stati ansiosi e di difficoltà emotiva.
Nel mondo accademico occidentale tali sistemi hanno acquisito una certa notorietà solo negli ultimi decenni, in quanto è stata finalmente sdoganata l’idea che l’organismo umano sia una macchina complessa composta dall’interazione perfetta tra mente e corpo. Uno dei primi a interessarsi all’argomento è stato lo psichiatra J.H. Schultz, ideatore del famoso metodo del training autogeno. Accanto a tale tecnica si sono diffuse altre metodologie come il rilassamento muscolare progressivo; a tal proposito, per approfondire queste tecniche e altre tematiche relative a questo argomento è possibile dare uno sguardo ai numerosi articoli presenti sul blog EfficaceMente.
Il rilassamento muscolare progressivo è stato teorizzato agli inizi del Novecento da Edmund Jacobson, il quale riteneva che pensiero e stato emotivo vadano a incidere sul livello di risposta muscolare. Questa tecnica si basa sulla capacità della persona di individuare il proprio stato di tensione muscolare.
Il terapeuta insegnerà al soggetto a comprendere la differenza tra rilassamento e tensione tramite esercizi di contrazione volontaria in diverse parti del corpo. Una volta imparato a percepire la tensione delle varie fasce muscolari, si riuscirà a rilassare i muscoli non coinvolti nel movimento che si sta eseguendo e si potrà applicare la giusta quantità di tensione muscolare richiesta. Il principio di base è quindi quello di tendere alcuni muscoli secondo tempi predefiniti, per poi rilassarli. Il rilassamento muscolare progressivo è utile per trattare tante problematiche, tra cui ansia, fobie, gestione dello stress, insonnia e disturbi dell’umore causati da situazioni importanti.
Il training autogeno è uno dei più rinomati meccanismi di rilassamento che si fonda sull’apprendimento e la messa in pratica di esercizi autoindotti. Sviluppato nel 1932 da Schultz, è ritenuto una delle più efficaci metodologie per curare lo stress, l’insonnia, gli attacchi di panico e le somatizzazioni. Gli esercizi in questione si dividono in inferiori e superiori. I primi si focalizzano sulle sensazioni corporee, mentre i secondi si concentrano sulle rappresentazioni mentali.
Complessivamente il training autogeno si compone di sei esercizi:
- Rilassamento dei muscoli;
- Concentrazione passiva sulla sensazione di calore;
- Iniziazione dell’attività cardiaca;
- Concentrazione passiva sulla respirazione;
- Concentrazione passiva sul plesso solare;
- Concentrazione passiva sul fresco nella regione cranica.
Oggi il training autogeno ha un impatto positivo anche su studenti e sportivi poiché è un valido alleato nel recuperare le energie, consentendo una più attenta gestione delle risorse mentali e della concentrazione. Inoltre, favorisce l’ascolto del corpo e permette di preservare il giusto equilibrio psico-fisico. Tra le svariate tecniche di rilassamento, questa è di grande aiuto per controllare le emozioni, costruire un dialogo con il proprio organismo e donare maggiore tranquillità emotiva.