La fisioterapia, una risposta a molti problemi. Katia Libardi: "Attenzione a chi esercita abusivamente questa professione, può arrecare danni"
Un tema al centro di un convegno al Muse per spiegare alla cittadinanza le peculiarità di questo settore. Manipolazioni, manovre e massaggi eseguiti dalle persone sbagliate possono portare conseguenze molto gravi
TRENTO. E' un po' il meccanico del nostro corpo. E' il fisioterapista. Una figura professionale complessa e per la quale occorre fare molta attenzione e non incappare in quelli abusivi e senza regolari licenze per non aggravare eventuali problematiche o patologie. Un tema al centro di un convegno al Muse per spiegare alla cittadinanza le peculiarità di questo settore.
"Prevenzione e consapevolezza - spiega Katia Libardi, fisioterapista e presidente regionale Trentino Alto Adige dell’Associazione italiana fisioterapisti (Aifi) - sono aspetti sempre più importanti a fronte di tutte quelle persone che praticano questa professione in modo abusivo".
Questo perché eventuali trattamenti, se praticati in modo non consapevole e preparata, possono arrecare dei danni. Manipolazioni, manovre e massaggi eseguiti dalle persone sbagliate possono infatti portare conseguenze molto gravi con trattamenti terapeutici impropri, lesioni dell'apparato muscolo scheletrico, circolatorio o del sistema nervoso periferico.
"Un fisioterapista abilitato - dice la professionista - può valutare e rilevare tutti i rischi, che un abusivo non può conoscere o sapere. Non sempre è opportuno manipolare e un esperto può indicare di rivolgersi al medico oppure al pediatra per accertamenti. Sembra banale, ma una semplice distorsione di caviglia può nascondere una microfrattura: un fisioterapista si accorge e può indirizzare la persona nel modo giusto".
E per questo il percorso per diventare fisioterapisti è stato regolamentato attraverso l'istituzione del corso di laurea e delle associazioni di categoria. A fine 2017 è stato inoltre istituito l'Ordine professionale e le diverse cariche verranno elette nel corso di questo anno.
"Questi - aggiunge Libardi - sono strumenti utili per tutelare e preservare la salute dei cittadini, ma anche la professionalità dei fisioterapisti, che in Provincia di Trento sono circa seicento. Questa è un'attività in continuo divenire e i professionisti si aggiornano costantemente per restare al passo tra materiali, conoscenza e scienza. Oggi le neuroscienze hanno fatto enormi passi in avanti e esiste una maggiore consapevolezza da parte delle persone: per questo abbiamo avviato dei percorsi di prevenzione anche nelle scuole".
La fisioterapia è un po' come l'alimentazione, fino a quando il fisico è giovane riesce a reggere agli scompensi, ma poi qualche problema può sempre saltare fuori. "E' importante - prosegue la professionista - capire importanza e utilità di questa attività. Abbiamo avviato il progetto 'la schiena va a scuola' e spieghiamo come preparare uno zaino e quale deve essere il suo peso per evitare sovraccarichi e alterazioni posturali".
Un'attività che non riguarda soltanto sportivi oppure persone in avanti con l'età. "La prevenzione - evidenzia la segretaria - è fondamentale e non si esaurisce solo per curare eventuali acciacchi e infortuni, ma questo è un percorso che accompagna le persone in tutte le fasi della vita. Abbiamo una grande richiesta di consulenze per un corretto stile di vita, come una postazione di lavoro corretta. A volte basta poco per migliorare la qualità della posturale".
Una strada tracciata tra informazione, consapevolezza e attenzione per garantire la salute dei cittadini. Come è la fotografia in Trentino di questo settore? "L'importanza e l'utilità - conclude Libardi - della fisioterapia nel sistema sanitario è riconosciuta per le competenze e l'elevata qualità. La richiesta è molto alta e sono in crescita anche i liberi professionisti".