Paolo Colombini
La famiglia di Paolo Colombini, commossa per la grande partecipazione, ringrazia di cuore quanti le sono stati vicini in questo triste momento.
I funerali si sono tenuti martedì 12 aprile nella chiesa parrocchiale di Fornace.
Artista trentino nato nel 1950, Paolo Colombini è scomparso lo scorso 10 aprile. Era divenuto famoso per le sue pietre trasformate in opere, grandi blocchi di quarziti dell'Adamello e levigati ciottoli porfirici della Val di Cembra tramutati in fiori, animali, simboli, arte. Lo faceva tagliando in verticale il masso e colorandolo all'interno.
A Trento, in particolare, è conosciuto per l'opera posizionata dentro la rotonda di Nassyria monumento in via Brennero che ricorda da un lato la tragedia della strage avvenuta in Iraq a danno dei nostri soldati nel 2003 e dall'altro l'amore per la patria che con la pietra diventa indissolubile. L'opera è stata commissionata nel 2004 a Colombini dall'Arma dei Carabinieri e costituisce l'avvio ad una lunga serie di grandi installazioni all'aperto. I suoi lavori hanno fatto il giro mondo, da Londra dove ha esposto più volte all'Accademia d'arte di Shangai. Sue realizzazioni in pietra si trovano anche a Venezia (Isola Certosa), sull'Isola del Giglio, a Los Angeles, come in Austria (Innsbruck, Lustenau – Landeck, Klagefurt) e Francia (Avignone).
Colombini per anni ha fatto il macchinista di treni e dal 1970 al 1980 ha coperto la tratta Brennero-Verona. Dagli anni '80 ha lavorato con il fratello Gino nelle cave di porfido della famiglia.