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Sicurezza stradale: ecco cosa non fare alla guida

Secondo una nuova indagine di Altroconsumo, gli automobilisti prestano poca attenzione alla guida, con un conseguente aumento delle morti per incidente stradale

Pubblicato il - 09 May 2022 - 10:43

TRENTO. Sui telegiornali e sui social le notizie di incidenti e morti sulle strade sono ancora oggi quasi all’ordine del giorno. Le cause di situazioni del genere sono spesso causate dalla noncuranza dei guidatori nei confronti delle basilari norme di sicurezza da rispettare durante la guida. È ancor più preoccupante se si pensa che tra le cause di morte non naturali quella per incidente stradale è al primo posto.

 

In questo senso, Altroconsumo ha condotto un’indagine sulle abitudini dei guidatori italiani durante la guida per capire quali sono i motivi più frequenti che portano a queste situazioni di pericolo.

 

Il campione preso in esame. L’indagine di Altroconsumo, condotta tra giugno e luglio 2021, ha intervistato oltre 1.700 guidatori italiani, di età compresa tra i 18 e 74 anni. L’indagine ha chiesto loro come si comportano solitamente mentre sono al volante e cosa pensano in merito alle misure di sicurezza che andrebbero adottate.

 

Questa ricerca, nel suo insieme, ha messo in luce non solo le consuetudini poco sicure attuate dagli italiani, ma anche una generale sottovalutazione delle precauzioni da prendere prima e durante la guida, e di conseguenza dei pericoli che possono incorrere a causa di pregiudizi tuttora molto diffusi.

 

Le principali cause di rischio alla guida. Al primo posto tra i comportamenti meno idonei quando si è al volante è l’utilizzo degli smartphone. Non solo, infatti, molti automobilisti danno un’occhiata veloce al proprio telefono mentre viaggiano, ma scrivono e inviano anche dei messaggi.

 

La distrazione dovuta all’uso del cellulare, confermata anche da quanto riportato dalla Polizia al riguardo, è un fattore che incide soprattutto in certe fasce di età. Nello specifico, le persone più interessate sono quelle attorno ai 45 anni, per aumentare sensibilmente tra le persone fino ai 25 anni (bel il 46%).

 

A seguire, un altro fattore importante è la guida in stato di ebrezza. Sebbene ben oltre i 2/3 degli intervistati ha dichiarato che è pericoloso guidare dopo aver bevuto, rimane comunque una piccola percentuale (il 13% per la precisione) che invece pensa di potersela cavare comunque pur avendo bevuto.

 

Ad aggravare ulteriormente la situazione, c’è anche l’idea condivisa per cui i controlli sono scarsi, quindi il rischio di essere multati per guida in stato di ebbrezza viene sentito come poco probabile. Anche la stanchezza viene sottovalutata da un numero non piccolo di intervistati. Infatti, c’è chi ha detto che si mette alla guida anche se un po’ stanco, ritenendosi sicuro di potercela fare lo stesso.

 

Tale presunzione viene accresciuta anche dai modelli più recenti di automobili, dotati di sensori all’avanguardia che monitorano la guida in ogni momento. Tuttavia, non è ancora una tecnologia così avanzata da sostituire i riflessi di un essere umano, per cui è bene non guidare quando si è stanchi, o al massimo fare delle brevi soste di tanto in tanto.

 

A questi comportamenti pericolosi si aggiunge anche l’assenza delle cinture di sicurezza. Quasi tutti gli intervistati (il 90%) dicono di mettere la cintura quando percorrono strade extraurbane, ma la percentuale diminuisce (al 76%) quando si tratta invece di guidare in città.

Inoltre, se si considerano i limiti di velocità, un gran numero di automobilisti ammette di superare i limiti, con percentuali che differiscono a seconda che si tratti di guidare in città oppure in autostrada.

 

Eccessiva fiducia in sé e i rischi che ne conseguono. Alcuni comportamenti che accomunano molti degli automobilisti intervistati è, come è stato accennato, l’idea secondo cui difficilmente si rischia di venire sanzionati per il mancato rispetto delle norme di sicurezza.

Questo provoca, non a caso, un aumento significativo dei sinistri. Infatti, più della metà degli intervistati (il 52%) afferma di aver avuto almeno un sinistro da quando ha iniziato a guidare, in alcuni casi addirittura solo negli ultimi tre anni.

 

Per quanto si possa pensare di essere capaci nella guida, i fattori sopra elencati non vanno sottovalutati. Inoltre, visti questi dati allarmanti, è bene anche essere assicurati, per non aggiungere il danno economico a quello fisico. Si possono confrontare le assicurazioni auto online per trovare quella più adatta.

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