"Ho visto la morte in faccia due volte, un grazie speciale va a chi mi ha salvato" il primo messaggio del fotografo Sestini dopo il tremendo incidente nel lago ghiacciato
Mentre era impegnato in un'immersione, a causa di un problema all'erogatore dell'ossigeno è svenuto mentre si trovava in acqua, sotto la superficie ghiacciata del lago, rimanendo senza aria e andando in arresto cardiaco. Si trova ancora all'ospedale Santa Chiara ma si sta riprendendo: "Mi sento un privilegiato, perché ho una nuova vita. Per questo un grazie speciale va a chi mi ha salvato: prima il nucleo sub della Guardia Costiera, e poi la splendida equipe del reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santa Chiara di Trento”

TRENTO. “Sono tornato”. Inizia così il messaggio che il fotografo Massimo Sestini ha deciso di pubblicare sui social dopo il grave episodio che lo ha visto coinvolto sabato 25 gennaio 2025, al lago ghiacciato di Lavarone (QUI L'ARTICOLO).
Mentre era impegnato in un'immersione, a causa di un problema all'erogatore dell'ossigeno è svenuto mentre si trovava in acqua, sotto la superficie ghiacciata del lago, rimanendo senza aria e andando in arresto cardiaco. Riportato in superficie da uno degli istruttori presenti, è stato successivamente rianimato dai soccorritori presenti. In condizioni gravissime era stato poi trasportato all'ospedale Santa Chiara di Trento dove ancora oggi si trova.
Sestini si sta ora riprendendo ed ha voluto pubblicare un messaggio sui social anche di ringraziamento per il tanto affetto dimostrato in questa settimana nei suoi confronti e per chi gli ha salvato la vita.
“Sono tornato. Dopo un viaggio di andata e ritorno che mi ha fatto vedere la morte in faccia due volte, oggi sono uscito dalla rianimazione e le mie condizioni sono decisamente migliorate” spiega nel suo primo messaggio pubblicato sui social.
“Il motto di nave Vespucci, 'non chi comincia ma quel che persevera', mi ha dato tanta forza in questo momento. È proprio la perseveranza che mi sta aiutando a superare questa prova, giorno dopo giorno” scrive ancora Sestini.
Un messaggio con il quale si rivolge anche alle persone che gli hanno salvato la vita. “Mi sento un privilegiato, perché ho una nuova vita. Per questo un grazie speciale va a chi mi ha salvato: prima il nucleo sub della Guardia Costiera, e poi la splendida equipe del reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santa Chiara di Trento”.
Infine un grazie al tanto affetto che ha ricevuto in questi giorni. “Siete stati moltissimi e, come ha detto la mia amica Livia Frescobaldi, l’enorme tributo di solidarietà che ho ricevuto, normalmente, si da soltanto a chi muore”