Maltempo, quaranta persone evacuate in val di Fiemme per gli smottamenti, 30 ettari di meleti abbattuti. I danni maggiori causati dalla grandine
Chicchi grandi come uova che si sono abbattuti soprattutto nella Piana Rotaliana, concentrandosi nell'area tra Zambana e Nave San Rocco. Ma i proiettili di ghiaccio hanno colpito anche la collina di Trento, Fai della Paganella, la Val di Cembra e la zona del Bleggio. A Tesero e Panchià pericolo smottamenti, abitanti accolti nella palestra del Comune
TRENTO. E anche questa volta si contano i danni. Dopo il nubifragio di domenica scorsa che ha messo in ginocchio buona parte del Trentino, ieri è arrivata la grandine che ha colpito molte zone della provincia, danneggiando meleti e vigneti. Ma oltre alla grandine è caduta tanta acqua che in alcune zone ha provocato smottamenti. In val di Fiemme sono state evacuate 40 persone.
Chicchi grandi come uova che si sono abbattuti soprattutto nella Piana Rotaliana, concentrandosi nell'area tra Zambana e Nave San Rocco. Ma i proiettili di ghiaccio hanno colpito anche la collina di Trento, Fai della Paganella, la Val di Cembra e la zona del Bleggio.
Ma nemmeno la Val di Non è stata risparmiata, e in Val di Fiemme si sono verificati addirittura alcuni smottamenti: a Panchià 40 persone sono state evacuate per il rischio che le loro abitazioni potessero essere investite da una colata di fango.
Hanno dormito nella palestra comunale e durante tutta la notte Vigili del fuoco, Protezione civile e Servizio strade della Pat hanno lavorato per rimuovere i detriti che minacciavano di fuoriuscire. Stessa sorte per una famiglia di Tesero, la cui casa è stata sfiorata da una lingua di ghiaia e fango.
Quest'ultima emergenza ha toccato da vicino il consigliere provinciale Pietro De Godenz: "E' successo a 150 metri da casa mia. Ma ora grazie al lavoro di tutta la macchina dei soccorsi, che vorrei ringraziare per l'efficienza che ha dimostrato, il pericolo è rientrato".
E nella vicina Val di Fassa la strada che porta al Gardeccia è stata chiusa, investita da una lingua di terra che si è staccata dal lato della strada.
L'agricoltura, come sempre, è il comparto che ha subito danni in modo maggiore. Girano su Facebook immagini impressionanti delle dimensioni dei chicchi. E immagini altrettanto impressionanti delle mele colpite, dei filari di piante sradicati, di vigne senza più una foglia, con i frutti a terra. Nella sola Rotaliana gli ettari di frutteto danneggiati gravemente sono più di 20.
L'evento che ha scatenato la sua furia nella prima parte della serata di ieri non era nemmeno previsto. Meteotrentino aveva diramato una segnalazione per temporali intensi per la giornata di martedì, per poi esaurirsi nella mattinata di mercoledì. Invece il mercoledì sera, quando si pensava che tutto fosse passato, il diluvio.
Gli esperti meteorologi spiegano che succede, che i temporali non si riesce a prevederli con precisione. Ma se anche fosse stato previsto, difficilmente i meleti e i vigneti sarebbero stati salvati dalla furia della tempesta. E oggi un'altro messaggio mirato diffuso dalla Protezione civile: dalla tarda mattinata di oggi fino alle primo ore di domani sono previsti altro temporali.
Ma torniamo ai danni provocati dalla perturbazione di ieri sera: il vento ha sollevato tegole e abbattuto camini, allagato strade e sottopassi, risultano danneggiate anche alcune automobili, alcune con i parabrezza sfondati.
E alcune persone, colpite dai chicchi di grandine, hanno riportato alcuni piccoli traumi. Questa la foto postata su Facebook da un utente colpito alla mano nel momento in cui è uscito di casa nel tentativo di portare la sua automobile al coperto: