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"Mi piace vestirmi da donna ma sto con una ragazza, sono gay?". Le domande della generazione Z nella 'Box populi' delle scuole trentine: "Tema frequente il poliamore"

L'iniziativa è nata due anni fa per rispondere alle domande degli adolescenti, quelle "troppo imbarazzanti per poterci mettere la faccia". L'ideatrice Fittipaldi: "domande riguardanti la sfera sentimentale e sessuale. Gli adolescenti di oggi cercano di rompere gli schemi, questa 'fluidità' si esprime non solo sull'identità sessuale ma anche su come e quante persone si vogliono amare"

Di Francesca Cristoforetti - 26 January 2023 - 19:48

TRENTO. "Mi piace vestirmi da donna ma sono fidanzato con una ragazza, sono gay?", "che dimensione deve avere il pene per essere grosso?" e ancora "perché etichettiamo tutto anche i generi, non crea più confusione?". Ma soprattutto tante domande sulla fluidità di genere, sul poliamore e sulle relazioni aperte. E' questo ciò che emerge da Box populi, l'iniziativa nata due anni fa per rispondere alle domande degli adolescenti.

 

I messaggi dei ragazzi, lasciati in forma anonima, vengono raccolti in apposite cassette collocate in alcune scuole (per ora il liceo Sophie Scholl, Prati, Da Vinci, Galilei, il Centro Moda Canossa a Trento e all'Istituto Martino Martini di Mezzolombardo), all’Urban Coffee Lab, al Centro teatro e all'Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive a Rovereto, ma anche per e-mail e sui social. A rispondere alle domande e ai dubbi dei più giovani è proprio lo staff di Box populi (10 persone in totale), affiancato da un team di psicologi e psicoterapeuti. Oltre alle risposte scritte si aggiunge anche il podcast, dove a ogni puntata vengono invitati ospiti diversi in base alla tematica affrontata.

 

Pur non essendo un'indagine statistica, sicuramente può essere rappresentativa riguardo ai dubbi che affliggono gli adolescenti della generazione Z. "Ciò che emerge sono sicuramente domande riguardanti la sfera sentimentale e sessuale - sostiene Antonella Fittipaldi, vicepresidente di AlternArt e ideatrice del progetto -. Il fatto che i temi più frequenti siano il poliamore e le relazioni aperte deve portare a una riflessione. La generazione Z sta cercando di rompere tutti gli schemi e le gabbie, questa 'fluidità' si esprime non solo sull'identità sessuale ma anche su come e quante persone si vogliono amare".

 

Dalle domande esistenziali, riflessioni sulla vita, sulla morte, ma anche dubbi sui rapporti di amicizia o a livello sessuale: Box populi non sostituisce un supporto psicologico, ma va rispondere a tutte quelle domande "troppo imbarazzanti per poterci mettere la faccia" per un adolescente.

 

"Passano le generazioni ma questa fase della vita rimane sempre molto delicata per tutti - prosegue Fittipaldi -. Emerge ancora una forte paura rispetto al giudizio degli altri, come per esempio sull'aspetto fisico, la dimensione del pene, e il concetto stesso di 'mascolinità e virilità' viene visto solo come una maschera e pesa molti sui più giovani. Da parte delle ragazze emerge in modo esplicito invece la paura di essere sbagliate". Tanta sembra essere la paura del futuro. "Uno dei messaggi più frequenti è sicuramente la domanda su come diventare famosi o influencer". 

 

Non mancano però nemmeno episodi di violenza. "Ho colpito la mia ragazza e lei mi ha lasciato, ma è stato solo una volta, non sono un violento", scrive un ragazzo. "Noi riceviamo circa 30-40 messaggi a settimana - conclude -. Nel rispondere cerchiamo comunque, in casi di necessità, di indirizzare sempre le persone da esperti".

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