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Sarà Pietro Lacasella il “Referente web del Club alpino italiano”: tra i suoi obiettivi anche l'attenzione alle aree montane esterne ai grandi flussi del turismo
Vicentino classe '94 (e, tra le altre cose, collaboratore anche de il Dolomiti), Lacasella si occuperà dei contenuti della testata online del Cai “Lo Scarpone” e dei canali social del Club, anche attraverso la creazione di una rete di collaborazioni esterne

TRENTO. Al vicentino Pietro Lacasella l'incarico di “Referente web del Club alpino italiano”: il giovane classe 1994 si occuperà dei contenuti della testata online del Cai “Lo Scarpone” e dei canali social del Club, anche attraverso la creazione di una rete di collaborazioni esterne e l'implementazione della sezione 'Blog' de Lo Scarpone. Coordinerà poi, dice il Club, azioni con le altre realtà Cai-Cultura per favorire un reciproco interscambio di contenuti.
Tra gli obiettivi di Lacasella (uno dei più seguiti giovani opinionisti sul mondo della montagna con il suo blog Alto Rilievo / voci di montagna e collaboratore anche del nostro quotidiano, Qui il Podcast che lo vede protagonista) l'attenzione alle aree montane esterne ai grandi flussi turistici e ad argomenti in grado di coinvolgere i giovani. “Attraverso 'Lo Scarpone' online – spiega Lacasella – a partire da notizie legate alle terre alte, sarà mio desiderio divulgare un modo di approcciarsi alla montagna attento alle esigenze ambientali e sociali del presente. Parleremo anche tanto di alpinismo, di sentieri, del ricco apporto e coinvolgimento che in questi anni sta dando al sodalizio la componente femminile: ciò in costante dialogo con i responsabili della cultura del Cai e della stampa sociale e, inoltre, facendo tesoro dei consigli e delle segnalazioni che arriveranno dai lettori”.
“'Lo Scarpone' – continua il nuovo referente web del Cai - dovrà diventare un grande portale sulla montagna, con la possibilità di scaricare itinerari, trovare informazioni d’archivio, a fianco a opinioni e alla stringente attualità. Se da un lato è infatti essenziale vivere il territorio in modo rispettoso, dall’altro è altrettanto importante prendere in considerazione le necessità di chi oggi vive in montagna. Questo, confido, potrebbe essere un incentivo a sfumare quel confine culturale che spesso, nella percezione comune, tende a separare montagna e pianura”.
Per Lacasella l'elevato numero di soci del Cai: “Offre la possibilità e impone, al contempo, la responsabilità di strutturare una narrazione delle terre alte capace di includere anche quei luoghi oggi esterni rispetto ai grandi flussi turistici e il cui destino pare segnato dall’indifferenza e dall’abbandono. Tale proposito potrebbe innescare una frequentazione dei rilievi meno polarizzata e meno incline al sovraffollamento. È infine importante partire dalla consapevolezza che, rispetto agli albori, il Club alpino italiano è una realtà più eterogenea. Negli anni sono infatti aumentati gli interessi e le attività che spingono le persone a frequentare le Alpi e gli Appennini. A questo proposito trovo sia necessario, per coinvolgere maggiormente i soci più giovani del sodalizio, tenerne conto nella programmazione dei contenuti”.
Il nuovo referente web del Club alpino italiano conclude evidenziando l'importanza del lavoro sui social: “Sono convinto che, se utilizzati correttamente, questi ultimi siano un ottimo strumento per veicolare con efficacia notizie e riflessioni. I social network, infatti, consentono di adottare un linguaggio meno formale, più diretto e immediato, in grado di avvicinare emotivamente i lettori. Un aspetto da non trascurare, perché spesso sono proprio le emozioni a motivare un rapporto rispettoso ed equilibrato tra uomo e ambiente”.