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Lettere scritte a mano per prenotare escursioni in quota, la proposta di una guida alpina: "Così sfuggo al 'supermercato' digitale delle 'esperienze' in montagna"

D'ora in poi, chi volesse scoprire le montagne lombarde accanto alla guida alpina Michele Comi potrà farlo soltanto ritagliandosi prezioso tempo, sedendosi con carta e penna alla mano e scrivendo come si faceva un tempo: "La proposta della lettera è un piccolo gesto di ribellione al 'digital market', che trasforma l’esperienza in natura in mero prodotto da acquistare con un click" 

Di Sara De Pascale - 30 gennaio 2023 - 17:50

VALMALENCO (SONDRIO). La montagna sta diventando sempre più accessibile. Basta un 'click' per selezionare un'esperienza già completamente organizzata, riuscendo così a raggiungere luoghi sui quali, altrimenti, si finirebbe (probabilmente) per non mettere mai piede. "Si va in internet, si sceglie l’escursione (con tanto di comodità incluse) e si parte alla volta di qualche cima senza nemmeno sapere il percorso che si farà, perché tanto il programma lo ha preparato qualcun altro", anticipa la guida alpina Michele Comi.

 

Insomma, niente più guide cartacee come quelle che l’alpinista 80enne Nicolini raccontava a Il Dolomiti di aver usato per lungo tempo (fra incognite e l’adrenalina data dal senso di 'avventurandr) e niente più fatica, o almeno non dal punto di vista organizzativo. E, giusta o sbagliata che sia, la volontà di 'digitalizzare' sempre più l'esperienza montana sta finendo per mettere in disaccordo, in primis, gli esperti.

 

Fra loro, c’è per l'appunto chi a questa tendenza ha deciso di 'ribellarsi', permettendo di aderire a escursioni e scalate facendo richiesta soltanto attraverso lettere scritte rigorosamente a mano e spedite via posta: "Ai tempi di mio nonno, anche lui guida alpina come me, si faceva così e quella diventava anche occasione per conoscersi meglio", spiega Michele a Il Dolomiti

 

Dalla consapevolezza di quanto il mondo stia cambiando, "non sempre in positivo", Comi ha così deciso di lanciare una proposta sicuramente inusuale, "che credo possa far riflettere", sottolinea. "Per prenotare un'ascensione per l'estate dedichiamo del tempo per scriverci - scrive su di un post pubblicato sui social -. Solo posta di carta, scritta a mano, calma e inattesa, per sfuggire al supermercato digitale delle "esperienze" in montagna. Per prendersi tempo, conoscere chi, come, dove e perché", rimarca l'alpinista.

 

"Le escursioni o scalate che propongo si svolgono principalmente nelle Alpi Centrali, nei Gruppi montuosi Bernina, Disgrazia e Masino, ma non vi è limite geografico - dichiara -. La proposta della lettera è un piccolo gesto di ribellione al 'digital market', che trasforma l’esperienza in natura in mero prodotto da acquistare con un click", fa notare. 

 

D'ora in poi, quindi, chi volesse scoprire le montagne lombarde accanto alla guida alpina Comi potrà farlo soltanto ritagliandosi prezioso tempo, sedendosi con carta e penna alla mano, scrivendo "come si faceva un tempo" e affiggendo un francobollo a una busta infine spedita, lasciando il mittente in attesa di ricevere risposta. Un'attesa che oggi per molti è diventata motivo di frustrazione ma che se apprezzata davvero, "non farà altro che accrescere la voglia di andare in montagna". 

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