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Caldo torrido e forti temporali, il soccorso alpino: “Attenzione agli smottamenti in montagna”. Ecco a cosa bisogna fare attenzione
Quest'estate, dice il soccorso alpino veneto, è caratterizzata da lunghi periodi di siccità e da temperature spesso ben al di sopra della media ed i fenomeni temporaleschi che si sono verificati in quota sono stati spesso molto intensi e localizzati: “Particolarmente pericolosi per gli escursionisti sono i passaggio nei conoidi di ghiaia e sassi, lungo e sotto le pareti rocciose, su sentieri scoscesi e percorsi attrezzati”

TRENTO. “Anche quanto affrontata dall'escursionista con responsabilità, consapevolezza delle proprie possibilità fisiche, rispetto per l'ambiente naturale e per il prossimo, la montagna rimane pur sempre un ambiente austero e non privo di pericoli oggettivi e imprevedibili, ancor più in epoca di cambiamenti climatici”. Per questo, spiegano gli operatori del soccorso alpino veneto, in particolare in quest'estate caratterizzata da lunghi periodi di siccità, alte temperature e fenomeni temporaleschi molto intensi e localizzati, in quota è necessario fare attenzione in particolare agli smottamenti.
In queste condizioni, dicono infatti gli esperti: “Bisogna evidenziare che lungo i sentieri e le vie ferrate si possono verificare, ancor più che in altre annate, smottamenti o cadute di sassi. Particolarmente pericolosi per gli escursionisti sono i passaggi nei conoidi di ghiaia e sassi, lungo e sotto le pareti rocciose, su sentieri scoscesi e percorsi attrezzati”.
Sentieri e percorsi scoscesi la cui pericolosità, in caso di violenti fenomeni temporaleschi, è “impossibile per chiunque prevedere e valutare” dicono gli esperti: “Si consiglia vivamente di non affrontare tali itinerari in queste condizioni, evitando di camminare sotto pareti rocciose, in gole torrentizie, su nevai o su ghiaioni. Nel caso delle vie ferrate, si ricorda che essere sono divise in gradi di difficoltà e vanno percorse in base alle proprie capacità e dotati di attrezzatura idonea e omologata”.