Treni per Cortina, dopo l'inchiesta di Report Baldin (M5S) interroga la giunta veneta su elettrificazione e collegamenti: "In vista dei Giochi occorrono passi in avanti"

BELLUNO. Un treno che avrebbe dovuto portare migliaia di turisti a Cortina, ma che alla fine si è rivelato un vero e proprio fallimento: una vicenda tornata alla ribalta anche grazie a “Il treno dei desideri”, l'inchiesta di Danilo Procaccianti andata in onda su Report domenica scorsa (QUI L'ARTICOLO).  

“Ho depositato una interrogazione alla Giunta veneta alla luce della trasmissione domenicale di Report, che ha trattato il tema dei disservizi ferroviari verso Cortina d’Ampezzo e le Dolomiti bellunesi nell’anno olimpico". Lo ha dichiarato nella mattinata di oggi, giovedì 27 febbraio, la capogruppo del Movimento 5 Stelle a palazzo Ferro Fini, Erika Baldin.

"L’interrogazione è articolata in quattro questioni connesse tra loro. Il programma televisivo ha evidenziato il fallimento dell’offerta commerciale di 'Treni turistici italiani’, l’opzione delle Ferrovie dello Stato, rivolta a un pubblico benestante al fine di effettuare nel fine settimana un collegamento notturno lento”.

“Il fallimento del treno Espresso Cadore - prosegue Baldin- certifica che la velocità è ancora troppo bassa, ed è dovuta alla mancata elettrificazione delle linee Belluno-Feltre e Belluno-Calalzo, nonché al frequente cambio di materiale rotabile. Situazione che le passeggere e i passeggeri pendolari da e per Treviso conoscono benissimo. Esiste tuttavia una pianificazione per concludere entro il 2025 l’elettrificazione delle due linee: per l’appunto, chiedo alla Regione di verificare il rigoroso rispetto dei tempi relativi a questo progetto in corso”.

“Guardando al futuro – continua l’esponente pentastellata - in vista dei Giochi, occorre programmare anche il ripristino dei collegamenti ferroviari che arrivino alla stazione di Cortina, con il prolungamento alla vicina Val Pusteria, al fine di ridurre i trasporti su gomma effettuati da altre zone del Veneto. L’aumento inevitabile del turismo montano, sportivo e internazionale, invoca l’adozione di un collegamento stabile tra Roma e Cortina, con velocità aumentata e tariffe accessibili. Ripensare alle tratte servite dovrebbe infine portare all’instaurazione di una linea che da Belluno raggiunga l’Agordino, zona industriale servita da un ospedale, già ferrata giusto cent’anni fa”.

“Il focus, naturalmente, è rivolto a coloro che si servono dei treni per recarsi al lavoro o all’università – sottolinea Baldin - Va aumentata la frequenza dei treni, per venire incontro alle esigenze delle persone pendolari o impossibilitate a utilizzare mezzi privati. Per questo, oltre alla celerità nell’elettrificazione, chiedo alla Giunta regionale di esporsi riguardo al ripristino della stazione di Cortina, alle interlocuzioni necessarie per addivenire a una linea stabile tra la Capitale e l’Ampezzo, al sostegno all’aumento della frequenza nei treni regionali lungo la tratta Conegliano-Calalzo”.