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Rubano la statua di un'elfa alta quasi 2 metri e pesante 200 chili, furto nella notte a Cortina. La titolare: "Sono davvero incredula. Era lì da 20 anni. Dove stiamo andando?"
La commerciante, che si è detta più che mai "amareggiata", provvederà presto a fare denuncia ai carabinieri ma intanto a il Dolomiti racconta quella che è una vicenda che ha dell'incredibile

CORTINA D’AMPEZZO. “La gente dovrebbe capire che il mondo non può andare in questa direzione”. Sono poche parole, colme di incredulità, quelle pronunciate da Maria Gabriella Sorbara Sommartini, che racconta a Il Dolomiti un “assurdo furto: ieri notte mi hanno portato via la statua di una elfa in legno che abitava il giardino davanti al mio negozio ormai da 20 anni”, anticipa la donna amareggiata.
Erano una coppia, “marito e moglie, come li chiamavo io – esordisce Sorbara Sommartini -. Due grandi elfi in legno massiccio intagliato da artigiani, che 10 anni fa ereditavo dai proprietari d’un negozio che ho poi rilevato, avviando la mia attività – prosegue -. Due statue che per me avevano un enorme valore affettivo: le ho volute tenere proprio perché volevo che la bottega mantenesse quella stessa atmosfera familiare che aveva sempre avuto”, ribadisce la commerciante.
L’altra notte, nel cuore di Cortina d’Ampezzo, è tuttavia accaduto quanto Maria Gabriella mai si sarebbe potuta aspettare: “Qualcuno, sicuramente dopo mezzanotte perché fino a quell’ora tutte le luci delle vetrine sono accese, ha ben pensato di rubare l’elfa ‘donna’ dal cortile del mio negozio: una statua di 1 metro e 80 centimetri che peserà 200 chili – stima -. Non riesco davvero a capire cosa possano farsene di una cosa così”.
L’opera d’arte era stata posata all’ingresso del negozio, “accanto a un altro elfo (che tutt’oggi ‘resiste’ ndr), ormai 20 anni fa, quando gli ex gestori dell’attività avevano aperto la loro bottega d’abbigliamento per bambini “I folletti”, passata 10 anni fa nelle mie mani e diventato negozio di arredamento e tessili”.
“Erano il simbolo dell’attività precedente e li ho voluti tenere con me in segno di riconoscimento, stima e grande affetto – prosegue la titolare del “Magamaison” di Cortina -. Oggi, è rimasta soltanto una delle due statue, e io sono incredula e più che mai rattristita”.
La commerciante provvederà a fare denuncia ai carabinieri “anche se dubito che verrà trovato il responsabile – conclude -. Se ci penso, mi viene solo da piangere: sarebbe bello che certa gente capisse che il mondo non può di certo andare in questa direzione: se continua così, non so dove andremo a finire”.