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Quattro camion sotto il comune di Bolzano e bordo i venditori che dormono, la protesta di un ambulante. L'assessora: "La strada dove vuole stare è troppo pericolosa"
Dopo quanto accaduto si è espressa anche l'assessora Johanna Ramoser che, intervistata da Il Dolomiti, ha fatto sapere la sua: "Sarebbe stato meglio prendere un appuntamento per parlare in serenità, cosa che Vittorio Paribello non ha fatto. Ad ogni modo, non è mancata occasione per spiegargli perché abbiamo deciso di non concedere più permessi"

BOLZANO. “Dopo 12 anni di permesso, niente più rinnovo”. È questo quanto lamenta Vittorio Paribello, titolare dell’omonima attività che da quasi un trentennio vende frutta e verdura lungo le strade della provincia di Bolzano. “Fino al 2020 avevo la possibilità di sostare in pianta stabile in una via della zona industriale della città e vendere i miei prodotti – anticipa l’uomo a Il Dolomiti -. Oggi invece devo spostarmi ogni ora altrimenti rischio la multa”.
Dopo “anni di battaglie fra sanzioni e sequestri della merce, ho deciso di piazzarmi con quattro camion davanti al Comune di Bolzano, dove ho trascorso un’intera notte insieme ai miei 5 dipendenti – esordisce Paribello -. Sono stufo di vivere nell’incertezza. Fino a 3 anni fa avevo la possibilità di lavorare in pace, parcheggiando il mio furgone in via Einstein, dove riuscivo così a vendere i miei prodotti, indisturbato, tutti i giorni dalle 8 del mattino alle 8 di sera”.
Un permesso, quello che era stato conferito dalle istituzioni al venditore ‘ambulante’, che veniva rinnovato annualmente: questo, fino al 2020, “anno in cui i ‘nuovi’ assessori hanno deciso di non darmi più nulla – fa sapere Paribello -. Da allora, sono costretto a spostarmi ogni ora di 1 chilometro altrimenti rischio multe molto salate, che ovviamente nel tempo ho finito per prendere”, sottolinea.
Così, ormai due sere fa, “in seguito ad innumerevoli richieste inascoltate”, Vittorio ha deciso di dormire fuori dalla sede Comune, “sperando che quell’atto consentisse di ‘smuovere’ qualcosa, ma così non è stato - aggiunge -. Siamo rimasti lì dalle 8 di sera fino alle 09e15 della mattina seguente, quando sono arrivati i vigili a chiederci di spostare i mezzi”.
“Faccio l’ambulante da una vita, mestiere che amo, e non voglio dover cambiare lavoro solo perché si rifiutano di darmi un permesso che ho sempre potuto avere”, commenta, riferendosi in particolare all’assessora alla Scuola, alle attività economiche, al turismo e allo stadtmarketing Johanna Ramoser che, intervistata da Il Dolomiti, ha fatto sapere la sua: “Credo anzitutto che il signore avrebbe potuto chiedere un appuntamento per poter parlare con serenità, cosa che sono sempre disposta a fare”.
“Non era necessario spingersi a dormire nel camion – fa notare l’assessora -. Ad ogni modo, ieri mattina ho avuto la possibilità di parlare con lui e di spiegargli le nostre motivazioni: la via in cui vorrebbe poter vendere in pianta stabile è una strada principale, collocata in zona industriale, e a parer nostro è piuttosto pericolosa, motivo per cui abbiamo deciso di non dare più a Paribello il permesso”.
Dopo aver ribadito che “potrà comunque tranquillamente continuare a lavorare spostandosi ogni ora di 1 chilometro”, ha concluso Ramoser, rendendo noto che “c’è attualmente un processo in corso e sarà quindi un giudice a stabilire chi ha ragione”.