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Gli Alpini ''tornano'' sul Bivacco Buffa di Perrero per renderlo di nuovo agibile: un'impresa da record dopo la nevicata che lo aveva fatto collassare
La struttura è stata una caserma, un riparo e un ricovero per gli Alpini a partire dalla prima guerra mondiale ma da due anni era inagibile. Il 6° Reggimento si trova a quota 2.760 metri nel cuore del Cristallo per ripararlo. Una struttura raggiungibile solo attraverso la ferrata Dibona o con l'elicottero. ''Davvero un'impresa alpinistica''

CORTINA D’AMPEZZO. Si tratta di una vera e propria ''impresa alpinistica'' quella che stanno compiendo gli Alpini del 6° Reggimento con il loro comandante, il colonnello Italo Giacomo Spini. Stanno ristrutturando il mitico Bivacco Buffa di Perrero, situato a quota 2.760 metri incastonato dentro il Monte Cristallo lungo i tracciati degli Alpini che su quella montagne combatterono eroicamente contro le truppe austriache.

E' una caserma militare, un ricovero, un rifugio, un riparo perfettamente integrato nella montagna e intitolato al colonnello Carlo Buffa di Perrero, di nobile stirpe che comandava il battaglione Cadore, che ottenne medaglie al valor militare con queste motivazioni: “Avendo fatto tentare successivamente l’assalto di una trincea nemica, lungo una sottile e difficile cresta di ghiaccio, da due squadre comandate da ufficiali, delle quali tutti i componenti rimasero morti o feriti, si poneva egli stesso alla testa della terza squadra e si slanciava all’assalto riportando due ferite. Monte Cristallo, 21 ottobre 1915”.

Morì poi nel 1916 sul Carso, colpito da una granata. Il Bivacco è posizionato lungo il sentiero attrezzato Ivano Dibona un sentiero che ricalca vecchi sentieri degli alpini della prima guerra mondiale, con panorami mozzafiato e numerosissime testimonianze della guerra. Il bivacco nell’inverno 2020/2021 (quello del Covid con impianti chiusi e turismo fermo) fu sfondato da un'abbondante nevicata che schiantò il tetto rendendolo inagibile. In questi giorni, però, a un anno e mezzo dall'accaduto sono saliti in quota proprio gli Alpini per rimetterlo in piedi.

''Il bivacco - spiegano sul sito dell'Ana - ha oltre ad un valenza prettamente alpinistica anche un alto valore storico e simbolico: in occasione dell’anniversario dei 150 anni del Corpo, gli Alpini in armi in collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini, hanno varato il progetto per far tornare finalmente agibile e utilizzabile il Bivacco Buffa di Perrero. Ripristinare il Bivacco oltre che una operazione edilizia è soprattutto una vera “impresa alpinistica”: vista la sua posizione, infatti, il bivacco è raggiungibile solamente percorrendo la ferrata Dibona oppure con l’ausilio di un elicottero, quindi tutti i lavori dovranno essere non solo condotti in sicurezza ma anche sopportando e superando tutti i disagi che qualsiasi conoscitore della montagna facilmente immagina''.

I lavori, autorizzati dal Comune di Cortina e dalle Regole d’Ampezzo (che hanno anche fornito gratuitamente tutto il legname necessario al restauro) sono iniziati grazie agli Alpini in armi del 6° Reggimento Alpini appoggiati da maestranze di Cortina. Le operazioni dovrebbero durate pochi giorni. L’inaugurazione del bivacco è in programma il 17 settembre.
